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Sabato 16 Maggio 2009
L’università americana
pronta a sbarcare a Como
Il professor Casati: «La Southern California vuole aprire una sede qui»
La richiesta agli enti pubblici: uno spazio da ristrutturare a sue spese
Graeme Morland, docente dell’ateneo di Los Angeles, ha curato il programma di studi per i ragazzi giunti a Como e non nasconde il desiderio di attivare presto una succursale sul Lario: «Dopo vent’anni di proficua collaborazione, vorremmo fare qualcosa di più - afferma - Pensiamo a una presenza fissa nella vostra città e a residenze per gli allievi. Oltre alla facoltà di Architettura, ce ne sono altre che potrebbero suscitare il vostro interesse come Legge, Business, oppure Cinema. Naturalmente intendiamo confrontarci con gli enti locali comaschi prima di prendere una decisione». La spinta decisiva, insomma, dovrà arrivare dal territorio: «Soltanto se la città dimostrerà interesse, potrà nascere qualcosa di significativo – osserva Casati – L’ateneo è pronto a investire a Como, ma dovrà esserci un sostegno adeguato da parte degli enti pubblici. Sono disponibili a predisporre un progetto e a ristrutturare un edificio a spese loro, per esempio, a patto che venga poi assegnato all’università in comodato gratuito, come avvenuto con l’Insubria. Inoltre - conclude Giulio Casati - cercano degli spazi idonei da destinare ad alloggi, visto che la presenza di un’università così prestigiosa potrebbe attrarre molti ragazzi dall’estero». La University of Southern California, d’altra parte, è l’ateneo più multietnico degli Usa, visto che accoglie studenti da tutti i 50 stati americani e da oltre 115 Paesi del mondo. Ma è anche una delle università più selettive tra quelle a stelle e strisce: l’anno scorso ha accettato solo il 21% delle richieste di iscrizione. In tutto può contare su 33mila studenti ed è il più grande datore di lavoro privato di Los Angeles.
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