Homepage / Como città
Lunedì 18 Maggio 2009
Stop alla tangenziale
Formigoni: va ridisegnata
Il governatore lombardo boccia il secondo lotto perché troppo costoso
E spiega: «O si svuota il lago di Montorfano o si rivede il progetto»
Partiamo dal primo lotto, lungo 2,3 chilometri e che collega lo svincolo di Grandate dell’autostrada con la rotatoria dell’Acquanegra: «È tutto a posto - precisa Formigoni - interamente finanziato (con 220 milioni di euro, ndr) e già inserito nel progetto definitivo della Pedemontana. I lavori partiranno entro marzo del 2010 e sarà fatto».
Le grane, infatti, riguardano il secondo con i costi raddoppiati tra il progetto preliminare e quello definitivo. «Si è evidenziato - dice a questo proposito l’inquilino del Pirellone - un problema tecnico ed economico enorme perché il secondo lotto, nel progetto originario, prevedeva una lunga galleria di 6 km sotto il lago di Montorfano. Nel progetto definitivo si è visto che il costo di questo progetto è enorme. Le possibilità sono due: o si svuota il lago di Montorfano, cosa che evidentemente è meglio non fare, o si va a un costo di quasi 150 milioni di euro a chilometro, cioé 300 miliardi di vecchie lire e questo è improponibile perché non è così che si buttano via i soldi della gente». Le gallerie, quindi, andranno necessariamente ridimensionate e a questo punto anche il percorso cambierà. «Stiamo lavorando ad un progetto alternativo - aggiunge Formigoni - e si sono già sentiti l’assessore Cattaneo e il presidente della Provincia Carioni. Siccome una buona quantità di soldi ci sono noi possiamo comunque garantire che faremo la Varese-Como-Lecco su cui è stato raggiunto l’accordo nei giorni scorsi e, probabilmente, integreremo lì dentro il secondo lotto della tangenziale. Si farà la tangenziale e si farà la Varese-Como- Lecco, ma il percorso deve essere ridefinito. I tecnici stanno già studiando alcune ipotesi alternative congrue».
Le modifiche saranno radicali, il percorso sarà completamente cambiato? «Sì, è molto probabile - conferma - con quel costo in tempi di difficoltà. Però la tangenziale si farà». Formigoni esclude che ci si fermi soltanto al primo lotto che, a quel punto, vanificherebbe gli effetti della maxi opera: «Sarà completata, Como avrà la sua tangenziale così come sta avendo il suo ospedale».
Da ultimo il nodo espropri, su cui il Pirellone garantisce il rispetto delle norme e l’entità dei rimborsi. «È come dire - chiude Formigoni - che se vogliamo andare in macchina dobbiamo mettere la benzina. Garantiamo espropri a termine di legge, un rimborso equo: nessuno deve temere. Certo le strade da qualche parte bisogna metterle. A ciascuno piacerebbe avere il proprio appezzamento di terreno, però se la tangenziale passa di lì, va fatta. Ognuno sarà remunerato e portato da altre parti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA