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Sabato 23 Maggio 2009
Dalle gru ai giardini pensili
Sant’Anna bis quasi finito
Reportage dal cantiere di Lazzago ormai in dirittura d'arrivo: i lavori finiranno il 27 luglio
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I lavori finiranno entro il 27 luglio, poi si passerà agli arredi e all’installazione delle apparecchiature. In pratica in un paio di mesi - esattamente come previsto - la scatola sarà chiusa e spariranno gru e camion. Diminuirà drasticamente anche il numero di operai, in questi giorni oltre quota cinquecento.
La partenza del tour nel Sant’Anna di un futuro che si chiama 2010, è la rampa di accesso (per bus e taxi), già piastrellata in mattoni rossicci, che porta esattamente all’ingresso principale. Tutte le auto private, invece, andranno direttamente nell’apposito parcheggio salvo, ovviamente emergenze. La hall è già chiaramente visibile (è ancora grezza) e c’è un’area con i giardini pensili, presenti anche in tutto il corpo di collegamento tra le quattro dita e una parete decorata.
Da lì ci si sposta ai piani (gli ascensori contengono 26 persone l’uno), ciascuno caratterizzato da un colore: verde, giallo, blu, rosso e grigio. Ci sono le porte colorate, i pavimenti e, nel soffitto si susseguono centinaia di tubature e fili che scompariranno dietro ai pannelli soltanto a lavori conclusi. «Le cose qui si fanno una sola volta e bene» precisa Diego Robuschi, il direttore tecnico del cantiere seguito da Infrastrutture lombarde.
Gli isolanti messi nei pavimenti (per i profani una specie di tappetino di lana di vetro rivestito in rosa per attutire ed eliminare i rumori prodotti da chi cammina nei corridoi del piano superiore) non si vedono più: al loro posto il rivestimento bianco per i corridoi.
Si può già entrare nelle camere e in molte è già stata messa la tappezzeria bianco perla e il pavimento in simil parquet. In ogni stanza ci saranno tv, chaise longue per gli ospiti e finestre con tapparelle elettriche, tavolino con due sedie e arredi. Sono tutte a una o due letti con bagno per un totale di 600 posti letto.
Se le mura non hanno nulla di comasco, ben diverso è per tutto il resto: gli impianti parlano cernobbiese, il verde lariano, anche gli arredi sono made in Como. E si tratta di appalti anche da 30 milioni di euro.
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Così nasce il nuovo S. Anna