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Sabato 30 Maggio 2009
Scoppia la bufera nomine
I politici sbandano sui bus
Gandola decide i nomi: è polemica sulla legittimità dell’atto
La Lega Nord è quindi furibonda. Il presidente della Provincia, Leonardo Carioni, leader dei lumbard comaschi, pur non abbandonandosi ad aspre critiche tiene a precisare: «Colombo era l’unico nome espresso dalla Lega. È stato concordato con Giancarlo Giorgetti. Adesso qualcuno dovrà spiegare a Colombo perché non è stato nominato». La giustificazione tecnica per la mancata nomina di Colombo è attinta dall’ultima Finanziaria: il vertice di una società che per tre anni di fila ha prodotto bilanci in passivo non può essere riconfermato. Asf dopo 6 anni in rosso ha prodotto il primo attivo lo scorso aprile. Ed ecco che Colombo è stato silurato. Ma la Lega non ci sta.
Il lumbard Massimo Mascetti, presidente del Cpt (socio proprietario di Spt Spa insieme a Province di Como e Lecco e Comune di Como, ndr) esprime forti dubbi sulla legittimità delle nomine: «Mi stupisco che Gandola che era l’unico che doveva dimettersi e che è decaduto quando gli altri consiglieri si sono dimessi, ora si permette di nominare persone. Un atto che va oltre l’ordinaria amministrazione. Avrebbe invece dovuto convocare l’assemblea dei soci prima. Secondo noi ci sono buoni motivi per impugnare la delibera delle nomine».
Va anche detto, però, che il cda di Asf è già scaduto e se non fosse stato rinnovato entro il 6 giugno sarebbe stato congelato potendo gestire solo l’ordinaria amministrazione. Limitazione poco auspicabile per un’azienda che ha in mano il trasporto locale di un’intera provincia. Restano confermati i nomi espressi dal socio privato di Asf: Annarita Polacchini continua a essere l’amministratore delegato, Costante Portatadino rimane consigliere.
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