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Giovedì 04 Giugno 2009
E il fornaio multato annuncia:
«Ho licenziato due commessi»
Effetti della legge anti kebab: «Guadagno meno, non posso più pagarli»
Proprio ne giorni scorsi Stefano Rudilosso, coordinatore cittadino del Pdl, aveva denunciato il rischio che «il provvedimento regionale possa nuocere agli esercenti costringendo a ridurre il personale proprio in questo periodo di forte crisi economica». Un rischio che, almeno su Como, si è concretizzato in pieno. A perdere il posto di lavoro sono stati due ragazzi che erano stati assunti a tempo indeterminato. Uno di loro è un extracomunitario assunto part-time. Lo Fiego tiene a precisare che la sua drastica soluzione non rappresenta affatto un ricatto nei confronti dell’amministrazione comunale e del sindaco, già invitato tra l’altro da molti consiglieri e assessori a predisporre una deroga (possibilità prevista dalla stessa legge regionale) che consenta ai laboratori artigianali di continuare a vendere durante tutta la notte: «Gran parte del mio guadagno lo devo alla vendita nelle ore notturne. Ora siamo due soci e sei dipendenti, ma se devo chiudere all’una, devo ridurre il personale. Vorrà dire che tornerò a fare quello che facevo 8 anni fa quando ho aperto il forno. Cioè il semplice fornaio che produce di notte e vende di giorno. Guadagnerò di meno, ma farò anche meno sacrifici. Non riesco, però, a comprendere questa legge che crea tanti disagi in un momento di crisi economica. Ma non vorrei che i recenti controlli fossero un pretesto solo per colpire me. Ci sono altre attività come le mie, ma non mi risulta che siano state multate». Il forno di Lo Fiego è tuttora al centro di un’aspra polemica tra i residenti della zona che lo hanno accusato di attirare folle di giovani rumorosi fino all’alba e di causare sporcizia fuori dal locale: «Non so come si faccia a dire una cosa del genere. Io ho sempre pulito. Ho addirittura assunto un ragazzo per pulire venerdì e sabato mattina alle 5. Quanto agli schiamazzi, di giorno d’inverno il problema non si pone, perché i ragazzi vanno in macchina a mangiare. D’estate nessun cliente ha mai dato motivo alle forze dell’ordine di intervenire».
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