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Giovedì 04 Giugno 2009
Giallo dei parcheggi gratis
Non c'è pace per Spt
Tessere rilasciate a consigliere comunale e a società sportiva
«In questi giorni - è la premessa dell’interrogazione - è emersa una gestione di Spt Spa poco trasparente che ha portato lei sindaco insieme agli altri soci a chiedere le dimissioni di tutto il cda”. Supino chiede poi “se vi siano stati abusi nella gestione dell’autosilo di via Castelnuovo evolvendo abbonamenti gratuiti». In caso di risposta affermativa chiede di sapere il valore degli abbonamenti, la durata e i soggetti assegnatari.
Per Buono non c’è alcuno scandalo: «È un abbonamento che non uso quasi per niente. Uno o due anni fa Gandola - presidente decaduto di Spt Spa, ndr - mi propose di usufruire del parcheggio per farmi conoscere la struttura, perché si era parlato del discorso dell’Ippocastano e di fare posteggiare le commesse di Como. È nato come abbonamento di prova. È un abbonamento semestrale, che va rinnovato ogni sei mesi. Una cosa che è nata così, parlando».
Ma la domanda nasce spontanea: se è nato come abbonamento di prova perché al momento di rinnovarlo non ha iniziato a pagarlo? «Per il fatto stesso che fosse un tesserino offerto a livello gratuito e che lo usavo pochissimo - ha risposto - non ci ho pensato. Il mio uso è stato davvero limitato». Buono, che abita nei paraggi dell’autosilo, ha spiegato di avere rinnovato il tesserino «tre volte», ma ha tenuto a precisare: «Posteggio la mia auto sempre in garage o nei parcheggi della zona».
Anche lo Yacht Club di viale Puecher, come detto, è assegnatario di due posti. Il responsabile dei mezzi dell’associazione ha precisato alcuni aspetti: «Abbiamo due posti che ci hanno concesso per ricoverare i pulmini dei ragazzi che vanno a fare le regate. Per non lasciarli fuori alle intemperie, siccome sono donazioni di società del settore automobilistico, li parcheggiamo lì, in inverno». Perché concessi gratuitamente? Il responsabile non è stato in grado di rispondere con certezza: «Forse perché siamo una società senza fine di lucro». Dettagli maggiori si potranno conoscere forse quando il presidente dello Yacht Club, Giancarlo Ge, rientrerà dall’estero.
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