Ambulanza senza volontari
Un dializzato rischia la vita

Personale ridotto al minimo. Nessuno lo porta in ospedale per le terapie. Appello del commissario Cri Frisoni: "Mi rivolgo ai giovani, aiutateci"

p.berra

Sempre più anziani in città, sempre meno volontari a disposizione della Croce Rossa. Trovare un’ambulanza per il trasporto in ospedale di una persona che deve sottoporsi a terapie o visite può diventare, così, una sorta di missione impossibile. Lo testimonia il caso di un cittadino comasco ottantenne, non autosufficiente, che deve presentarsi tre giorni alla settimana al Sant’Anna per la dialisi: «Nonostante decine di telefonate alle sedi della Croce Rossa, non riusciamo a trovare nessuno che garantisca il trasferimento da casa all’ospedale - racconta la moglie, Enrica Bianchi - Mio marito è stato ricoverato e, prima delle dimissione, l’assistente sociale del Sant’Anna si è attivata per prenotare il servizio, dato che ogni martedì, giovedì e sabato è prevista una seduta di dialisi in via Napoleona. Abbiamo chiamato in tutta la provincia e avremmo accettato qualsiasi orario. Ma la risposta è stata sempre la stessa: tutto il personale che si occupa del trasporto in ambulanza è già occupato». Un problema grave, visto che per il signor Bianchi la dialisi rappresenta una terapia salvavita. E tanti altri cittadini, purtroppo, potrebbero ritrovarsi presto nella stessa situazione: «Rischiamo di dover dire di no a molti pazienti - conferma il commissario del comitato di Como della Croce Rossa, Paolo Frisoni - I volontari per i turni diurni scarseggiano, anche perché possiamo contare solo su studenti o pensionati. Per di più, in seguito alla riforma del servizio militare, non abbiamo più nemmeno gli obiettori di coscienza, che in precedenza ci garantivano due equipaggi al mattino e due al pomeriggio. La situazione non è positiva e dobbiamo rifiutare decine di servizi ogni mese, per mancanza di personale. Può capitare, per esempio, di non poter andare a prendere una persona appena dimessa dell’ospedale, perché tutti gli uomini sono impegnati. In questo caso - prosegue Frisoni - si cerca di dirottare la richiesta ad altre sedi. La situazione, insomma, non è positiva, abbiamo bisogno di volontari e lancio quindi un appello ai giovani affinché si facciano avanti»

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Domenica 07 Giugno 2009

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