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Martedì 09 Giugno 2009
Ragazzi tutti fumo e bottiglia
Sul Lario crescono le dipendenze
La cannabis di moda tra i più giovani, che preoccupano anche per l'abuso di alcol
Anche l’alcol resta una piaga difficile da guarire: «I soggetti in cura sono passati dai 339 del 2005 ai 400 del 2008 - dice la responsabile dell’unità Alcoldipendenze, Teresa Parillo - La bevanda prevalente resta il vino, anche se crescono birra e superalcolici». Come per la droga, i dati dei Sert non rispecchiano quanto sta avvenendo nel mondo giovanile, dove il consumo di alcolici è sempre più diffuso (in particolare birra, bevande a bassa gradazione assunte in grande quantità, happy hours caratterizzati da cocktail con superalcolici), spesso a stomaco vuoto. «Ci sono casi di ricoveri per patologie alcol correlate a 27 anni, perché si inizia sempre prima - dice Parillo - sebbene la legge vieti di vendere alcolici ai minori di 16 anni». «Chi non beve - commenta il direttore sociale dell’Asl, Salvatore Tagliata - viene considerato fuori moda ed emarginato dai coetanei. Una situazione sconcertante e pericolosa». L’Asl prossimamente fornirà a Confcommercio alcuni filmati di forte impatto che mostrano gli effetti della guida in stato d’ebbrezza. Verranno proiettati in pub e locali.
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