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Martedì 16 Giugno 2009
Pendolari, l'ennesima beffa
Cancellata la corsa delle 18.10
In vigore l’orario estivo: la promessa non è stata mantenuta. Centinaia di viaggiatori comaschi destinati a restare bloccati più di un’ora alla stazione centrale di Milano
Immaginiamo l’obiezione: è sufficiente spostarsi alla stazione di Porta Garibaldi per trovare il treno giusto. Non è così. C’è un convoglio che parte alle 18,08 ed è, di fatto, irraggiungibile per chi finisce di lavorare alle 18. Mentre quello successivo (18,38) arriva a Como San Giovanni soltanto cinque minuti prima rispetto all’unico treno in partenza da Milano Centrale: «Non vale la pena precipitarsi a prendere il 18,38 per arrivare a Como cinque minuti prima, anche perché spostarsi a Porta Garibaldi significa pagare il biglietto della metropolitana o l’abbonamento…». I pendolari comaschi, allora, sono costretti ad attendere le 19,10 alla stazione di Milano Centrale, approdando a Como alle 19,43 (sempre che il treno sia in orario, e non sempre accade). Da quando chiudono la porta dell’ufficio a quando mettono piede alla stazione comasca passano, insomma, quasi due ore. Un’enormità, se si pensa che i minuti di viaggio effettivo sono soltanto 33. Ogni passeggero getta via in questo modo, ogni anno, 253 ore del suo tempo. «E se anche comparisse il treno delle 18,10 – sottolineano i pendolari – per molti sarebbe un problema arrivare in stazione in tempo. L’ideale era il vecchio treno delle 18,25. L’hanno tolto, ed è stato il caos». Per la verità, non hanno tolto solo quello. Fino allo scorso dicembre c’erano 3 treni da Milano Centrale (18.25, 18.43, 19.25), oggi ne è rimasto uno solo (19,10). E persino chi esce dall’ufficio alle 17,30 non se la passa bene: imprendibile il treno delle 17,35 da Milano Centrale, bisogna spostarsi a Porta Garibaldi e salire su quello delle 18,08. In caso contrario… un’ora e mezza di attesa, per prendere il “solito” 19,10.
Il consigliere regionale del Pd, Luca Gaffuri, ha seguito la vicenda e spiega: «La principale richiesta dei pendolari, ovvero una corsa da Milano Centrale verso le 18, non è stata soddisfatta, nonostante le promesse. Tutto questo accade mentre Comune e Provincia di Como continuano a disinteressarsi dei problemi legati ai collegamenti ferroviari». Si rischia di dover aspettare a oltranza: «La versione preliminare del nuovo orario 2010 – dice Gaffuri – conferma la situazione attuale…».
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