Homepage / Como città
Mercoledì 17 Giugno 2009
Caradonna: "Città di codardi
Mi dà ragione, ma in privato"
L'altra sera il blitz di due architetti: un pino (già rimosso) al posto del cedro
Già, il piccolo pino è stato piantato nella tarda serata tra lunedì e martedì. Scena intercettata e immortalata dal nostro fotografo. Due ragazzi, pare fossero due giovani architetti, hanno raggiunto l’area dove era originariamente piantato il cedro della discordia. Vi hanno posizionato un piccolo pino, poi risultato un alberello di Natale riesumato da qualche cantina. Un blitz goliardico fatto sul canovaccio dei gardens warriors, le bande che nottetempo intervengono per rivitalizzare giardini pubblici in stato di abbandono, all’insaputa dei comuni delle città. La cosa, scenograficamente ha attirato l’attenzione dei cittadini che sono transitati per la piazza ieri mattina. Indecisi se si trattasse di una presa in giro o di qualche novità inattesa da parte dei designers... Vicino al pinetto, un cartello giallo con la scritta «Comitato per i monumenti futili alle cause perse». E due bottigliette di cedrata. Accanto alla gigantesca ruspa, il pinetto non faceva granché impressione, ma nel corso della mattinata l’automezzo è stato spostato e il piccolo alberello si è caricato di tutta la vena goliardica di cui era impregnato. Le motivazioni del gesto? La provocazione, ma anche la sottolineatura di alcune note stonate in tutta la vicenda. «Ci si può svegliare una mattina e non trovare più un cedro, o ci si può svegliare la mattina e trovare un piccolo pino. Dipende da cosa sucede la notte...», pare abbia detto uno dei due ragazzi a chi passava di là. Oltre a voler sollecitare un riflessione sul verde pubblico in città, che scarseggia nelle aree di recente ristrutturazione come Piazza Volta o l’area ex Fulda. Mentre una signora cercava disperatamente di riempire una bottiglietta d’acqua dalla fontanella rimasta tristemente imprigionata dalle transenne: «Almeno lei potevano lasciarla libera...», ha commentato. Uffa, penserà Caradonna, a questi non va mai bene nulla...
© RIPRODUZIONE RISERVATA