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Venerdì 19 Giugno 2009
Ora Caradonna dichiara guerra
anche alla Svizzera
Mentre si cerca un'area per lo scambio gomma-rotaia, l'assessore avverte: <Alt ai Tir? Fermiamo le loro auto>
La Svizzera investe 32 miliardi di euro su AlpTransit per trasferire persone e beni dalla strada al treno e completerà l’opera tra dieci o quindici anni, ma sono più di 30 anni che l’area di confine comasca si pone lo stesso problema per non essere invasa o assediata dai Tir diretti verso l’Europa attraverso la Svizzera. Ne trae motivi di lavoro e di disagi. Tutti i progetti per centri d’interscambio gomma - ferro e di piattaforme logistiche sono naufragati: l’ultimo, a servizio locale, doveva essere “insubrico”, a Chiasso, in un’area dismessa dalle Ferrovie Federali. «Si sarebbe dovuto realizzare un nuovo svincolo al Pino di Monteolimpino - Pontechiasso, all’uscita della A9. Poi i camion sarebbero passati dietro l’ex Albarelli e quindi sarebbero entrati in Svizzera per caricare sui treni o viceversa - spiega l’assessore comunale alle grandi opere, Fulvio Caradonna - e tutto ciò significa costi italiani e vantaggi svizzeri. E comunque non ci saremmo tolti la pressione dei Tir sul nostro territorio». Ora i tre enti, con i rispettivi tecnici, cercano un’altra soluzione a sud di Como servita dalla futura tangenziale e dalla ferrovia e stanno vagliando ipotesi. Ma la Svizzera è già pronta con un giro di vite sui Tir, intende contingentarli e il rischio è che aspettino il via libera al confine.
« La Svizzera non può pensare di chiudere le frontiere al traffico pesante senza avvertire, come succede regolarmente in caso di neve o di difficoltà lungo l’autostrada del Gottardo - dice Caradonna - se vuol mantenere buoni rapporti di vicinato». Recentemente, l’assessore si è incontrato con il Governo di Bellinzona, in particolare con il ministro di Giustizia e Polizia, Luigi Pedrazzini ed ha minacciato ritorsioni: «Se vengono bloccati i Tir al confine senza idoneo preavviso - sottolinea Caradonna - al primo maxi esodo estivo dal Nord Europa, blocchiamo l’autostrada in direzione sud e la Svizzera si troverà colonne di cento chilometri». Si può fare? «Como sopporta un traffico europeo senza alcun vantaggio. È il traffico - nota Caradonna - che con la tassa sui mezzi pesanti, consente la costruzione di AlpTransit».
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