Altro che vento a Cernobbio
Per Uto Ughi è un trionfo

Nonostante una domenica sera con i brividi, a causa del tempo, Uto Ughi risale sul palco e incanta duemila persone

g.bardaglio

Il vento insistente che ha flagellato domenica sera la riva a lago cernobbiese, attrezzata per accogliere il celebre violinista Uto Ughi e l’Orchestra Filarmonica di Stoccarda, ha creato qualche disagio ma non è riuscito a rovinare la festa al concerto inaugurale del Festival di Cernobbio: il pubblico, accorso numeroso (circa duemila presenze, secondo gli organizzatori, di cui un migliaio con posto a sedere) in risposta all’intento divulgativo della rassegna e al richiamo del nome degli artisti e del programma fatto di grandi pagine del repertorio sinfonico, da Ciaikovski a Ravel, non si è mosso dalla piazza dell’imbarcadero, disposto a resistere alle folate per non perdersi l’occasione. Comune di Cernobbio ed ente promotore, che avevano attivato una macchina organizzativa idonea, hanno saputo fronteggiare l’imprevedibile evento climatico portando a termine la serata, anche grazie alla disponibilità degli artisti. Uto Ughi è salito puntualmente alle 21.15 sul grande palcoscenico coperto insieme all’orchestra, attaccando il Concerto per violino e orchestra di Ciaikoski fino a decidere, durante la cadenza del primo movimento, di sospendere l’esecuzione in attesa di un momento climatico più favorevole: a mettere a disagio il solista era, in particolare, il ritorno del sibilo del vento nell’impianto di amplificazione appositamente preparato per consentire un migliore ascolto. Ma il maestro non ha ceduto ed è poi tornato sul palco, deliziando il numeroso pubblico.

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Lunedì 22 Giugno 2009

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