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Martedì 23 Giugno 2009
Arosio, la banconota civetta
manda in fumo la rapina
Colpo tentato alla Banca Popolare di Sondrio: i banditi avevano portato via un discreto bottino, ma la mazzetta è esplosa colorando tutti i soldi con un inchiostro indelebile rosso e rendendoli inutilizzabili
L’episodio è avvenuto martedì pomeriggio attorno alle 13. A quell’ora, nella filiale della Banca Popolare di Sondrio di piazza Montello 4, in centro paese ad Arosio. Secondo quanto è stato possibile ricostruire - le indagini sono affidate ai carabinieri della compagnia di Cantù - due persone sono arrivate in piazza Montello e hanno parcheggiato una Mercedes scura fuori dalla banca. Uno di loro, il conducente, è rimasto sulla vettura mentre l’altro è sceso, entrando poi nei locali dell’istituto di credito come se fosse un normale cliente. Ma all’interno, l’uomo - di mezza età, quasi certamente italiano - ha estratto un taglierino e ha minacciato i dipendenti. In quel momento sembra che non ci fosse alcun cliente.
Gli impiegati hanno così riempito il sacchetto con i soldi che c’erano a disposizione in quel momento e il rapinatore è scappato fuori dall’istituto bancario. Non ha nemmeno fatto in tempo a rendersi conto di quanti soldi era riuscito a portare via che, dopo aver compiuto pochi passi all’esterno della Banca Popolare di Sondrio, è esplosa la cosiddetta "mazzetta civetta", quella che, subito dopo un tentativo di rapina, non appena il malvivente si allontana dall’istituto, scoppia, rilasciando un particolare inchiostro rosso, indelebile, che rende le altre banconote - vere - assolutamente inutilizzabili. E anche in questo caso i soldi così "tinteggiati" sono diventati come carta straccia: senza valore.
Colpo fallito, quindi. Il rapinatore, anch’egli "tinteggiato" di rosso, altro non ha potuto fare che salire sull’automobile e fuggire assieme al complice: la Mercedes è stata vista dirigersi verso Giussano.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Cantù, che hanno avviato le indagini. È stato un episodio certamente meno agitato rispetto alla rapina alle Poste avvenuta l'altro giorno a Bulgorello, quando il direttore e un cliente avevano inseguito e bloccato, dopo una colluttazione, un bandito solitario.
C’è anche da dire che si tratta del primo tentativo di rapina a una banca, in provincia di Como, nelle ultime settimane. Un dato, questo, che in sostanza conferma le statistiche presentate dall’Abi (Associazione bancaria italiana) qualche giorno fa, quando è stato valutato che nel Comasco le rapine agli istituti di credito sono diminuite del 30%. Un calo determinato soprattutto dalla crisi.
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