Mille fedeli per San Giovanni Fuochi: proteste per la strada
f.angelini
OSSUCCIO «Siamo figli di questa terra, figli di questa Isola, una giornata di festa e di fede per noi che abbiamo la responsabilità di custodire e preservare un luogo così importante, simbolo di cristianità come l’Isola Comacina» Parole di fede e di speranza quelle pronunciate dal prevosto della Pieve don Giuseppe Tentori che ha celebrato la messa solenne insieme a padre Floriano Zambaiti, rettore del Santuario della Madonna del Soccorso, davanti a più di mille fedeli nella giornata che ha chiuso le celebrazioni liturgiche della sagra di San Giovanni Battista. Un lungo corteo di devoti partito dalla parrocchiale con i figuranti del Palio Baradello e pellegrini locali in costume d’epoca che ha raggiunto il pontile di Campo di Lenno dove ad aspettare c’era il piroscafo Concordia in attesa di salpare sull’isola per la messa solenne tra le rovine della basilica di Sant’Eufemia, Vergine e Martire di cui la gente della Tremezzina è devota e custode delle reliquie. Solo poche ore dopo il grande spettacolo pirotecnico che sabato sera aveva richiamato in Tremezzina oltre quindicimila spettatori, complice la bella giornata di sole, domenica mattina sono arrivati in tanti tra cui molti turisti e villeggianti stranieri che in questi giorni si trovano in centro lago per le vacanze. E la statale Regina chiusa per i fuochi sabato sera è stata oggetto di proteste. Giuseppina Bianchi, donghese che stava rientrando da un lungo viaggio. Sabato sera, pochi minuti dopo le 19 e 30 è stata fermata dalla pattuglia di turno ad Argegno e costretta a percorrere il lungo anello della Val d’Intelvi,