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Martedì 30 Giugno 2009
Il "Mago Bruno" a Como
prima dell’arresto
Catturato per circonvenzione d’incapace, lavorava sul Lario. Mistero su dove ricevesse i clienti
Secondo l’accusa la giovane vittima del fattucchiere avrebbe sborsato 3mila euro per ricevere in cambio una polverina che - a dire del "Mago Bruno" - avrebbe allontanato le voci, quindi altri 5mila euro per un medaglione da portare al collo senza però riuscire a mai a cacciare le «voci».
Dopo aver versato nelle casse del 50enne rinchiuso in cella ben 12mila euro, il ragazzo si era rivolto a uno psichiatra a cui ha raccontato ogni cosa e dato il via all’inchiesta della magistratura.
Gli agenti della squadra mobile di Campobasso hanno iniziato a interessarsi dell’attività del mago e scoperto che oltre a quello in Molise il figlio del mago D’Arcella pubblicizzava, nella sua trasmissione in tv, i suoi studi sparsi tra Benevento, Firenze, Como, Zurigo e Madrid. Nell’ultimo weekend prima dell’arresto Bruno Battista sarebbe stato proprio a Como. Appena rientrato a Campobasso gli agenti lo hanno arrestato, gli hanno perquisito lo studio e sequestrato oltre 5mila euro in contanti e vari oggetti utilizzati nelle sue sedute.
Gli investigatori molisani sono ora a caccia degli indirizzi degli altri studi del "Mago Bruno", compreso quello comasco, e di eventuali altri clienti rimasti insoddisfatti e al verde.
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