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Giovedì 02 Luglio 2009
Famiglie in difficoltà,
un aiuto dalla diocesi
Il fondo voluto dal vescovo ha già raggiunto i 250mila euro
Da ieri raccolgono le domande i parroci, la Caritas e le Acli
Nelle scorse settimane tutti i parroci hanno ricevuto una lettera, nella quale viene ribadita la finalità del fondo: «L’iniziativa - spiega don Battista Galli - vuole essere espressione della comunità cristiana, della nostra gente comune, quella che fa riferimento naturale alle nostre parrocchie. E dalle parrocchie vogliamo che parta la solidarietà, non solo nel rilevare le richieste di aiuto, ma anche nell’assumerle, farle proprie e collaborare nel dare risposte certamente economiche, ma prima ancora umane e fraterne. La crisi attuale - prosegue - deve essere capace di modificare gli stili di vita delle persone verso una maggiore sobrietà e solidarietà, perché non possiamo ignorare il bisogno di chi ci sta accanto. L’aiuto, dunque, deve arrivare dalla comunità stessa, nel momento e nel luogo in cui la domanda emerge. Il timore - osserva ancora il sacerdote - è che nei prossimi mesi la situazione possa farsi ancora più delicata. Attualmente molte situazioni di difficoltà sono in parte coperte dalla cassa integrazione o dagli ammortizzatori sociali, ma il venir meno di queste protezioni potrebbe far emergere nuovi casi di persone in difficoltà».
Il meccanismo messo a punto dalla Diocesi è semplice: gli interessati non devono far altro che contattare il proprio parroco e compilare insieme a lui un modulo. Gli stessi parroci, insieme al coordinatore dell’iniziativa e al Comitato dei garanti appositamente costituito, valuteranno poi le richieste. Anche la Caritas e le Acli stanno già fornendo tutte le informazioni del caso. «Naturalmente – sottolinea monsignor Galli – i sacerdoti devono fare affidamento anche sui propri collaboratori, sulle persone di loro fiducia che possono segnalare situazioni di difficoltà di cui sono a conoscenza. Molto spesso, infatti, chi si trova in un momento di sofferenza fatica a farsi avanti. Queste persone vanno aiutate a superare la paura e incoraggiate a far emergere le proprie necessità». Il direttore della Caritas, Roberto Bernasconi, aggiunge: «Il momento di difficoltà potrà diventare un’occasione per riappropriarsi del territorio, per accompagnare parroci e comunità in un cammino di condivisione. La crisi ci impone di recuperare percorsi di prossimità, di vicinanza, di solidarietà».
Michele Sada
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