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Giovedì 02 Luglio 2009
L'ufficio postale
assalito a fucilate
Un colpo di fucile contro la porta blindata che però non si è aperta, facendo fallire il colpo di tre malviventi nel giorno della consegna delle pensioni
INVERIGO Un colpo di fucile contro la porta blindata. Che però non si è aperta. Uno sparo, forse più per rabbia, per una rapina alle poste di Cremnago che, nonostante il terrore seminato tra i dipendenti e i vari clienti, è fallita miseramente. Ma, come detto, la paura è stata davvero molta, mercoledì mattina nella frazione inverighese. D’altronde, era il giorno per il ritiro delle pensioni e, a causa della chiusura dell’ufficio centrale di Inverigo per il crollo e il concomitante "riposo" per turno di quello di Romanò, la posta di Cremnago era l’unica aperta in paese. E probabilmente i rapinatori hanno proprio fatto questo conto: oggi ci sarebbero stati a disposizione molti soldi in contanti, per poter pagare tutte le pensioni ai cittadini di Inverigo che vanno a ritirarle in posta. E ieri mattina, di pensionati, ce n’erano tanti. I tre rapinatori, quando i soldi erano all’interno dell’ufficio postale, hanno provato a fare il loro ingresso dalla porta di servizio, proprio come avevano fatto gli addetti alla sicurezza dopo aver scaricato i sacchi nell’ufficio postale. I banditi erano in tre, con il volto coperto e armati: uno di loro imbracciava un fucile a canne mozze. Ma il loro tentativo è stato un vero e proprio fiasco. La porta di servizio era chiusa e così hanno provato a forzarla, senza riuscirci. Poi, il bandito armato di fucile, ha sparato contro la porta, senza sapere che era blindata. Non si sa se il suo fosse un vero e proprio tentativo di aprirla oppure un gesto di rabbia per il colpo che, oramai, era andato completamente in fumo.
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