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Venerdì 03 Luglio 2009
Cardina, il Tar
fa bloccare il cantiere
Ordinanza favorevole ai residenti: sospeso il permesso di costruire 6 villette rilasciato dal Comune
Ed ecco che una ventina di residenti hanno deciso di rivolgersi al Tar contro il Comune di Como per impugnare i provvedimenti relativi alla pratica edilizia della Giulivi. Il ricorso presentato il 22 maggio scorso dagli avvocati Mario Lavatelli, Vincenzo Latorraca e Micaela Chiesa chiedeva l’annullamento («previa concessione di idoneo provvedimento cautelare») del permesso di costruire del 18 febbraio 2009 e dell’autorizzazione ambientale del 12 dicembre 2008 rilasciate dal direttore d’Area del Comune di Como, della Dia (Denuncia d’inizio attività, ndr) del 24 novembre 2003 e delle autorizzazioni paesaggistiche per la trasformazione dei boschi del 27 ottobre 2008 e del 26 marzo 2009 rilasciati dalla Provincia di Como, «nonché di ogni atto presupposto, connesso e consequenziale». Infine, il ricorso auspicava la condanna del Comune di Como «alla reintegrazione in forma specifica e, in ogni caso, al risarcimento del danno ingiusto per l’illegittimità dei provvedimenti impugnati».
A seguito del ricorso il Tar ha ravvisato i presupposti per emettere l’ordinanza di sospensione del permesso di costruire concesso alla Giulivi. Con l’ordinanza depositata ieri il Tar ha stabilito che «l’impugnazione del permesso di costruire sia fondata, in quanto ogni intervento edilizio deve garantire un legittimo accesso alla strada pubblica, mentre nel caso di specie, oltre a non essere stata dimostrata l’idoneità dell’accesso, non è stata provata l’esistenza di un titolo di passaggio sulla strada privata che consenta il collegamento sulla pubblica via». I lavori sulla collina di Cardina, ne consegue, dovrebbero essere sospesi nei prossimi giorni in attesa di una sentenza definitiva che, qualora fosse a favore dei residenti metterebbe in forse anche un altro intervento edilizio in programma nella stessa zona.
Dario Alemanno
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