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Domenica 05 Luglio 2009
Rigoletto, la lirica piace
anche in scarp del tennis
Raffinate toilettes e comodi jeans ieri sera a Villa Olmo per l'opera verdiana in ritardo per il maltempo
Va, innanzitutto, dato merito a quei 732 comaschi che hanno dato fiducia al festival Como città della musica presentandosi all’appuntamento nonostante il clima, poco prima dell’orario previsto, fosse davvero scorante: un po’ incerti, magari, timorosi che il cielo cadesse loro sulla testa, ma decisi ad assistere a questa suggestiva rappresentazione. Affascinante da osservare, nello stesso ordine di posto, la continuità tra mise esclusive, toilettes di haute couture, chiffon e taffettà ma anche jeans, t-shirt e scarp del tennis. Si va dal total casual di Luca Ronzoni, già vicepresidente del comitato Lombardia per la moda, consapevole che, in certi casi, la comodità vince su tutto. Ma c’è chi è sempre a suo agio con il classico, come il presidente della Camera di commercio Paolo De Santis e signora, gli assessori Anna Veronelli e Diego Peverelli, sempre vigile sul verde ambiente del suo dicastero. Di fianco scorrono “descamisados” e infradito, completi e tailleur. Meglio la fashion lady o la signora con cerata e pinocchietto? «Questa o quella per me pari sono» direbbe il Duca di Mantova, così inesperto di glamour. La lirica all’aperto non conosce barriere ed è bello così: una gradinata coloratissima ma anche preoccupata perché fino a quando l’Orchestra 1813 diretta da Alessandro D’Agostini non ha attaccato il Preludio, qualcuno temeva il peggio e se ne stava preventivamente rifugiato sotto l’arco d’ingresso.
Si replica martedì 7, con l’augurio che, almeno per quella data, il tempo sia clemente senza se e senza ma.
Alessio Brunialti
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