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Martedì 07 Luglio 2009
Incidente a Tavernola
auto precipita in giardino
E il Comune finisco sotto accusa: i residenti si erano già lamentati per il parapetto inadeguato
Fortunatamente in quel momento nel giardino non c’era nessuno, tantomeno lungo il passo carraio che conduce ai tre ingressi del piccolo complesso, e fortuna vuole che l’auto si sia fermata a pochi centimetri dai contatori del gas. Una coincidenza fortunata, insomma.
La dinamica dell’incidente è tuttora al vaglio della Polizia locale, ma alcuni testimoni dicono di aver visto l’auto procedere a velocità sostenuta, invadere la corsia a salire, urtare il parapetto e precipitare nel sottostante giardino, dove fortunatamente un piccolo acero e una grossa e folta siepe hanno frenato la corsa dell’auto attutendone il colpo. Per il conducente, non della zona, solo un brutto colpo al ginocchio (è stato comunque trasportato all’ospedale per accertamenti). L’uomo ha raccontato di aver perso il controllo dell’auto mentre sorpassava un camion fermo a bordo strada.
Quasi drammatico invece il racconto di chi nella casa ci abita, che prima ha sentito un gran colpo e poi la porta e le finestre bersagliate dalle schegge di cemento staccatesi dal parapetto abbattuto.
Tragedia sfiorata, si diceva, per due motivi: primo perché in quel momento nessuno dei residenti era nel giardino e nemmeno sul ciglio della strada, secondo perché fortunatamente l’auto impazzita non ha urtato le tubature del gas, evitando così conseguenze ben immaginabili. Sotto accusa, dopo il fatto di ieri, è soprattutto il parapetto, che i residenti avevano segnalato al Comune perché arrugginito e “sottodimensionato” rispetto alla protezione che deve svolgere. Che avrebbe dovuto svolgere, sarebbe meglio scrivere. Ieri mattina nella via circolava un volantino che invitava Palazzo Cernezzi “a non buttare via i soldi per le grandi e inutili opere ma a prestare attenzione a tante piccole situazioni”, come appunto quella di via Conciliazione, che non farà dormire notti tranquille ai residenti, che ricordano essere il secondo episodio del genere nel giro di un decennio. Sul posto, oltre ai Vigili del fuoco che hanno provveduto
a sgomberare il giardino dell’ingombrante quanto insolito arredo, e ai tecnici del Comune che hanno piazzato un parapetto mobile in cemento, c’era anche il consigliere comunale Marco Butti, che ha ribadito ai residenti come la legge non consenta di piazzare dossi, facendo comunque notare come la strada sia regolamentata dal limite dei 30 chilometri all’ora, ma anche alcune anomalie che contribuiscono alla pericolosità di quella via, come per esempio la possibilità di ingresso dei mezzi pesanti da via Borromini.
Gigi Albanese
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