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Martedì 07 Luglio 2009
Villa Olmo, obiettivo raggiunto
La mostra a 60mila visitatori
Esulta l'assessore Gaddi: <Visto? I fatti mi hanno dato ragione>
Il sindaco Stefano Bruni, nei mesi scorsi, aveva sostenuto che a decretare il successo della rassegna sarebbe stato proprio il raggiungimento di quota 60mila: «I fatti - commenta l’assessore alla Cultura Sergio Gaddi, nonché curatore della rassegna - mi hanno dato ragione. L’obiettivo, a questo punto, è superare le 70mila presenze. Sono sicuro che ci riusciremo».
La mostra dedicata ai maestri dell’Avanguardia russa ha attirato anche molte persone arrivate in città dall’estero, come testimoniano le statistiche: gli stranieri rappresentano il 21% e a fare la parte del leone sono, naturalmente, gli svizzeri (15%), ma non sono mancati tedeschi, francesi, inglesi e americani. Per quanto riguarda i visitatori italiani, invece, tutte le regioni sono rappresentate. Numeri più elevati per quelle del nord (65%) e in particolare per l’area milanese: «Un segnale importante - dice Gaddi - perché consolida l’esperienza delle mostre anche in chiave Expo 2015». I biglietti sono stati acquistati per la stragrande maggioranza da singoli: «Ci sono enormi margini di miglioramento nella gestione dei gruppi, ma servirebbe più tempo - sottolinea Gaddi - Invece, per i noti problemi, arriviamo sempre a poche settimane dal periodo della mostra senza sapere se potremo organizzarla oppure no. Proprio se pensiamo alla difficoltà di dover organizzare una rassegna del genere in un mese e mezzo, non possiamo che considerare straordinario il risultato raggiunto. In Italia, mediamente, una mostra arriva a 25mila visitatori e con 30mila presenze si parla di una rassegna di grande successo. Noi siamo già arrivati a più del doppio - rimarca Gaddi - e ci sono ancora 19 giorni di apertura. Siamo, insomma, al livello di una metropoli, pur spendendo infinitamente meno rispetto alle poche altre realtà che raggiungono risultati simili ai nostri. Il calo del turismo, che pure è stato consistente, non ci ha influenzato e anche questo è un dato da non sottovalutare».
Gaddi entra poi nel merito degli artisti scelti per la mostra di quest’anno: «Sono orgoglioso di aver vinto la scommessa personale di Filonov, artista praticamente impossibile da vedere in Italia e che ci sta dando riscontri di critica e di pubblico straordinari. Ho voluto proporre lo stesso numero di opere di Filonov, Chagall, Kandinsky e Malevic e mi sembra che i risultati siano stati assolutamente positivi. Ma è il livello di notorietà raggiunto dalla mostra nel complesso ad essere molto alto».
Quanto alle ricadute economiche per la città, tema al centro del dibattito ogni anno, l’assessore dice: «Le mostre sono il miglior affare per Como, in termini economici ma anche di immagine e di opportunità di lavoro per i giovani. Lo studio sull’indotto commissionato l’anno scorso - conclude Sergio Gaddi - ha dimostrato chiaramente a tutti che i benefici sono da cinque a sette volte superiori rispetto agli investimenti necessari. Non c’è bisogno di chiedere uno studio scientifico ogni anno».
Michele Sada
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