Homepage / Como città
Martedì 07 Luglio 2009
Martedì mattina, il nubifragio
Strade allagate e chiuse
Viabilità in ginocchio per la pioggia. Paralisi a Lazzago e in Borgovico
Asfalto divelto in via Bellinzona e cento chiamate in due ore ai vigili del fuoco
Nel “salotto” cittadino, non è ancora stato rintracciato il punto dove entra l’acqua in forte caduta dal cielo, nè è stato individuato il tubo rotto che va in pressione per l’acqua, rinviata in superficie. Il problema è che si tratta di un tubo di fognatura nera e il contributo alla sporcizia è dato da una sostanza oleosa che fuoriesce. Non è un idrocarburo, è olio da frittura che qualcuno scarica nelle condutture, come hanno rilevato i tecnici comunali e se il responsabile dello scarico venisse individuato, pagherà una multa memorabile, anche perché crea pericolo alla pubblica incolumità: l’olio rende il selciato scivoloso.
L’altro danno superiore ai 20.000 euro è in via Bellinzona: è a cinque zeri il preventivo per rifare con strato misto cementato quei cento metri denudati in seguito ad infiltrazioni d’acqua e l’intervento non sarà eseguito in somma urgenza, secondo quanto s’è appreso, perché c’è un’alternativa ed è la galleria che consente di raggiungere la rotatoria della A9 - Monteolimpino - Sagnino. L’assessore Fulvio Caradonna s’è comunque già attivato per riparare il danno. In via San Giacomo, è saltata la fresatura eseguita il giorno prima, deviazioni della viabilità sul posto. Ad alto rischio i due sottopassi di Lazzago, inondati: «Ho assistito personalmente ad un’automobile sommersa fino al tetto dall’acqua, nel sottopasso di via Varesina. A me, l’acqua è arrivata fino al finestrino. Sono intervenuti i vigili del fuoco», testimonia il consigliere comunale Luigi Bottone, volontario della Protezione Civile, all’opera fin dal mattino presto, ieri. Per transenne e prosciugamenti, il Comune ha impegnato un migliaio di euro. Oltre cento in due ore le chiamate ai vigili del fuoco per taglio piante, allagamenti, incidenti, venti gli interventi maggiori: dalle 5,30 alle 7,30 la punta massima del maltempo, con danni non solo pubblici, ma anche privati. E appena al di là dal confine, s’è allagata la dogana svizzera del Pian Faloppia, per l’esondazione dell’omonimo fiume: dalle 7 fino alle 8,30, valico interdetto ai frontalieri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA