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Mercoledì 08 Luglio 2009
Nei guai per furto la rom
abbandonata nella neve
Stela Anton aarrestata e condannata: era con un connazionale sorpreso a rubare un telefono
È accaduto ieri mattina, sul treno che da Monza portava a Como. Secondo quanto ricostruito dagli uomini della squadra volante e della polfer, i due romeni erano diretti verso il capoluogo lariano, dove ogni giorno chiedono l’elemosina agli incroci delle strade, e viaggiavano in uno scompartimento assieme ai due ragazzi vittima del furto. Questi ultimi, nel corso del viaggio, si sono assopiti. Al risveglio uno di loro ha scoperto di non aver più il portafoglio, che conteneva i documenti e 40 euro in contanti, e il telefono cellulare. L’amico, allora, ha provato a chiamare il numero del telefonino scomparso sentendolo suonare. Il suono arrivava dalle tasche dei calzoni di Counigeanu, che addosso aveva pure i 40 euro in contanti. Ai poliziotti il romeno ha inizialmente riferito di essersi messo in tasca il denaro dopo che Anton Stela lo aveva preso dal portafoglio di uno dei due ragazzi originari del Bangladesh.
In aula, nel processo per direttissima, l’uomo ha poi cambiato versione sostenendo di aver trovato la refurtiva in una toilette del treno. Counigeanu ha scelto la via del patteggiamento, accordandosi per sei mesi di reclusione. Anton Stela, invece, il cui nome è diventato famoso - suo malgrado - dopo che un vigile urbano ha ammesso di averla portata in montagna assieme a un collega e di averla abbandonata in mezzo alla neve, si è detta innocente, ma è stata ugualmente condannata anche lei a sei mesi di carcere per concorso in furto.
P. Mor.
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