Bufera e cemento su Cardina
Se queste sono "dimensioni ridotte"...

Il Tar ha ordinato lo stop del cantiere, ma secondo i residenti i camion continuano a passare

a.cavalcanti

Sono passati dieci giorni da quando il Tar della Lombardia ha depositato l’ordinanza di sospensione del permesso di costruire rilasciato dal Comune alla ditta Giulivi che sta edificando un complesso edilizio sulla Collina di Cardina, precisamente in via Pisani Dossi. Eppure gli abitanti della zona in questi giorni hanno assistito a un via vai di mezzi diretti al cantiere. I lavori, è questo il sospetto, sarebbero continuati nonostante l’ordinanza. Il presidente della commissione urbanistica di Palazzo Cernezzi, Mario Lucini (Pd) ha posto la problematica l’altra sera in consiglio comunale rivolgendosi all’assessore all’Edilizia privata, Maurizio Faverio: «Il Tar si è espresso sull’esposto presentato dai cittadini decretando la sospensione dei lavori in via Pisani Dossi. Ma secondo quanto risulta a tutti i residenti il cantiere avrebbe continuato a funzionare durante tutta la settimana. Vorrei a questo punto capire se spetti o no al Comune notificare l’ordinanza del Tar alla ditta costruttrice e se questa notifica è stata effettuata». Il direttore dell’area governo del territorio del Comune, Roberto Laria, ha spiegato che «con il settore legale si sta provvedendo a risolvere la questione». E proprio ieri l’avvocato di Palazzo Cernezzi, Antonietta Marciano, ha scritto Mario Lavatelli, legale che aveva presentato ricorso per conto dei residenti di Cardina. Nella lettera viene spiegato che l’amministrazione comunale ha ordinato e starebbe provvedendo a comunicare agli interessati, vale a dire all’impresa Giulivi, l’immediata sospensione dei lavori. Ma la Marciano ha anche invitato Lavatelli a verificare che le attività sul cantiere in questi ultimi giorni non siano interventi di messa in sicurezza. Intanto sta prendendo corpo nei residenti la consapevolezza che l’intervento edilizio di via Pisani Dossi rappresenti una ferita eccessiva nell’area verde di Cardina. Le sei villette mono e bifamiliari previste hanno, in questa fase dei lavori, l’aspetto di vere e proprie palazzine. «Questo intervento - ha commentato Lucini - è tutt’altro che di dimensioni ridotte. È sotto gli occhi di tutti. Inoltre va a collocarsi in una zona che poteva essere salvaguardata un po’ di più, visto che è un’area di notevole pregio. Infine, il progetto comporta anche un carico insediativo notevole. Purtroppo il nostro piano regolatore consente interventi di questo genere”.
Dario Alemanno

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Mercoledì 15 Luglio 2009

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