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Giovedì 16 Luglio 2009
Magistri, interrogati i prof:
esame valido
Ispezione dopo il caso dei telefonini non ritirati. dal giudice: <Tutto regole, come nelle altre scuole>
«Ho sentito sia il presidente che i commissari - dice Del Giudice -. A tutti ho posto le stesse due domande: se avessero o meno ritirato i cellulari e se si fosse verificato qualche episodio particolare durante le prove». Il caso, infatti, era nato dalle dichiarazioni di uno studente che, alla fine di una prova scritta, aveva dichiarato che la commissione del corso Elettrotecnici non aveva fatto depositare i cellulari sulla cattedra ma si era limitata a raccomandare di tenerli spenti. «I commissari - riferisce Del Giudice - hanno seccamente smentito, precisando (come già aveva fatto la presidente Maria Pia Ester D’Angelo nei giorni scorsi su "La Provincia", ndr) che i ragazzi erano stati invitati a mettere i cellulari negli zaini e a posare gli zaini vicino alla cattedra».
Per l’ispettore "il caso è chiuso" e si appresta ad archiviare «serenamente» l’esame di Stato 2009: oggi sono in programma le ultime interrogazioni nelle scuole più popolose, da domani tutti gli studenti saranno in vacanza. Magari con qualche delusione in più rispetto agli anni passati, visto che a livello nazionale si è registrato un aumento delle bocciature. «Ma a Como le punte di maggiore severità si sono appena avvertite - afferma Del Giudice -. In ogni caso ho chiesto a tutte le scuole di trasmettere i propri risultati all’Ufficio scolastico provinciale, in modo da avere un quadro finale dettagliato».
La maggiore preoccupazione della vigilia, ovvero quella che le nuove tecnologie potessero aiutare gli studenti a copiare, si è risolta «in una bolla di sapone», a detta dell’ispettore. «Ho richiamato le commissioni a un maggiore controllo, come sollecitato dal ministero - dichiara Del Giudice -, ma non hanno potere di perquisizione e quindi, per fare un esempio, non si può escludere che uno studente abbia due cellulari e ne consegni soltanto uno, per poi utilizzare il secondo ai servizi...». «In ogni caso - aggiunge - resto dell’idea che anche a copiare bisogna essere bravi: se non hai flessibilità mentale fai comunque un brutto lavoro».
Ad aprile Del Giudice andrà in pensione, ma non è detto che il prossimo giugno non possa essere ugualmente inviato a vigilare sugli esami lariani per il terzo anno consecutivo. «C’è penuria di ispettori - dice - quando ho vinto il concorso io, nel 1985, eravamo 900, adesso 200. Quindi il ministero ricorre anche ai pensionati».
Pietro Berra
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