Economia, i primi laureati
Ma non basta per salvarla

La facoltà non ha fondi per andare avanti. Appello dei docenti al territorio: «Enti e imprese ci aiutino»

a.cavalcanti

Arrivano dall’università dell’Insubria i primi quattro economisti “made in Como”. Ieri il conferimento delle lauree in Economia e Amministrazione delle Imprese si è tenuto nella sede di Sant’Abbondio, con la Commissione di riunita nell’aula magna per decidere la votazione definitiva e i giovani laureandi all’esterno in trepida attesa di venirne a conoscenza anche se - rivela Maria Cristina Pierro, docente responsabile della facoltà di Economia nel polo di Como - «sono tutti e quattro ragazzi molto meritevoli che hanno fatto una carriera universitaria molto rapida». I risultati si vedono tutti nella successiva breve cerimonia ufficiale (per la laurea triennale non è richiesta la discussione della tesi) che conferisce un 108/110 a Marco Brenna, un 110 a Federica Tettamanzi e due 110 con lode a Michela Cappelletti e Pierre Imerico. A tutti loro le congratulazioni del prof. Gioacchino Garofoli, presidente della commissione di laurea, che esprime la propria soddisfazione per un corso «attivato grazie alla determinazione di docenti che hanno creduto nell’importanza che l’iniziativa riveste per l’intera provincia che, essendo molto industrializzata, ha bisogno di figure professionali di alto livello e formate sul territorio che ne gestiscano l’economia». Ciò che sta a cuore ai docenti ora è far in modo che questo corso continui nei prossimi anni: «Il problema principale - sottolinea Garofoli - è la mancanza di fondi: nell’ultimo Consiglio di facoltà abbiamo deliberato quelli per il prossimo anno e speriamo fortemente di riuscirvi anche per i successivi. Perché questo avvenga sarà necessario un grande interesse dell’intero territorio: imprese e istituzioni dovranno intervenire attivamente con risorse umane e finanziarie». Una linea condivisa dalla professoressa Pierro: «Faccio appello alle istituzioni perché ci aiutino. Per ridurre i costi, a partire da settembre (quando, ultimati i lavori di ristrutturazione, la facoltà tornerà in viale Cavallotti ndr), saremo costretti a tenere ben quattro corsi in videoconferenza fra Como e Varese».
Matteo Borghi

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Mercoledì 22 Luglio 2009

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