Pubblici i redditi dei medici
Ma a Como rimangono segreti

A Lecco e Varese sono da giorni on line, mentre a Como l'operazione trasparenza di Brunetta viene ignorata

g.bardaglio

Brunetta ordina, Sant’Anna e Asl disobbidiscono. Almeno per ora. Sul sito Internet dell’ospedale e su quello dell’Azienda sanitaria non sono ancora stati pubblicati gli stipendi annui dei rispettivi dirigenti (medici e non), sebbene la legge 69 del 18 giugno 2009 lo richieda esplicitamente. Nemmeno l’obbligo di rendere noti tutti i curricula e i recapiti telefonici è stato rispettato, mentre le informazioni sul tasso di assenza del personale nel mese di giugno compaiono sul sito dell’Asl ma non su quello del Sant’Anna. Una dimenticanza? Una protesta contro Brunetta? Nulla di simile, assicurano da via Napoleona e via Pessina. La pubblicazione dei dati sui dirigenti è stata posticipata di proposito, in attesa di chiarimenti che consentano di scongiurare il rischio di violazioni della norme sulla privacy: «Meglio procedere con i piedi di piombo - sintetizza il direttore amministrativo del Sant’Anna, Salvatore Gioia - piuttosto che rischiare contenziosi». Ma i vertici di molti altri ospedali lombardi (Lecco, Busto Arsizio, Bergamo, Treviglio e Cremona, per citarne alcuni) la pensa in modo diverso e hanno già dato il via libera all’inserimento dei dati su Internet. Sul sito del Sant’Anna (www.hsacomo.org) è stata creata la sezione destinata a ospitare le informazioni richieste dal ministero, sotto il nome «Operazione trasparenza», ma compaiono solo una trentina di curricula su un totale di circa 540 dirigenti (nemmeno il direttore generale e la direttrice sanitaria l’hanno inviato) e non c’è traccia delle retribuzioni annue, né della tabella con le assenze registrate in uffici e dipartimenti. Tutto questo, nonostante la Regione nei giorni scorsi abbia spedito a ospedali e Asl la circolare ministeriale 3/2009, che parla chiaro: «La pubblicazione sul sito Internet dovrà avvenire entro il corrente mese di luglio». Peccato che la stessa circolare sia datata 17 luglio e le aziende abbiamo avuto, di fatto, solo due settimane per adeguarsi. I dirigenti del Sant’Anna, non a caso, hanno ricevuto la nota della direzione con la richiesta del curriculum e la conferma dell’entità dello stipendio (la casella è già compilata) solo il 30 luglio, a un giorno dalla scadenza fissata dal ministero. La comunicazione, peraltro, recita: «Ai fini di garantire le disposizioni in materia di privacy, si rappresenta che l’azienda non obbliga i dipendenti alla pubblicazione di quanto sopra (il dato sullo stipendio, ndr), fino ad eventuali ulteriori approfondimenti in merito». Secondo l’interpretazione del Sant’Anna, insomma, i dirigenti non sono tenuti a trasmettere all’azienda il modulo per la pubblicazione sul sito Internet: «Abbiamo chiesto lumi al ministero e al garante, perché nella normativa mancano riferimenti alla tutela della privacy e la situazione, pertanto, è poco chiara – dice il direttore amministrativo – Non vogliamo commettere errori che potrebbero sfociare in contenziosi o altri problemi. Stiamo temporeggiando, quindi, in attesa di spiegazioni». I dubbi riguardano le informazioni sugli stipendi, mentre ci sono meno problemi per il curriculum: «Il modulo per il curriculum si può scaricare e compilare sul sito del ministero, per ora ne abbiamo ricevuti pochi perché la procedura è farraginosa e perché molti dirigenti sono in ferie. Entro pochi giorni, invece, pubblicheremo i dati sul tasso di presenza dei dipendenti in giugno». Il ministero, intanto, ha prorogato al 15 settembre il termine per l’inserimento dei dati. E non ha previsto sanzioni per i “trasgressori”. A maggior ragione, a Como si preferisce aspettare.

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Giovedì 06 Agosto 2009

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