Maximulte: fino a 100mila euro
a chi distrugge i boschi

Sanzioni pesanti dalla Provincia di Como. Incassati già 280mila euro in cinque anni, da quando all’amministrazione provinciale sono state trasferite le competenze in materia di autorizzazione paesaggistica

g.roncoroni

C’è chi disbosca senza autorizzazione perché vuol piantare alberi da frutto. E chi disbosca per far tabula rasa e costruire un capannone. C’è chi realizza un pontile senza dir niente a nessuno e chi forma un deposito di inerti dove, senza permesso, potrebbe crescere solo l’erba. Sono esempi di violazioni ambientali che riguardano il demanio lacuale e i boschi esterni alle comunità montane e ai parchi. È Villa Saporiti ad esaminarle e ad applicare le sanzioni ai trasgressori, alla luce del decreto legislativo numero 42 del 2004. Da cinque anni, da quando all’amministrazione provinciale sono state trasferite le competenze in materia di autorizzazione paesaggistica, anche le sanzioni sono di competenza di Villa Saporiti e non riguardano soltanto le opere realizzate in assenza di autorizzazione, ma anche gli interventi difformi rispetto all’autorizzazione rilasciata. Fino al 30 giugno 2006, sono state 63 le violazioni accertate e sulle quali sono state applicate sanzioni da un minimo di 500 euro ad un massimo di 100.000. Una gamma assortita, in mezzo, dai mille ai 60.000 euro e riguardano soprattutto interventi di trasformazione dei boschi. In totale sono stati incassati 280mila euro.

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Domenica 09 Agosto 2009

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