La caccia al cinghiale
sul tavolo di Napolitano
Valassina: un intreccio burocratico di ordinanze in materia di sicurezza tra comuni e Provincia ha portato il prefetto a chiedere il parere della presidenza della Repubblica
Lo scorso anno le ordinanze relative ai territori dei due Comuni sono rimaste in vigore per tutto il periodo venatorio; quest’anno le due amministrazioni, più quella di Lasnigo, le hanno riproposte. Nel 2008 diversi paesi, Lasnigo, Barni, Magreglio e Sormano avevano adottato un’ordinanza in cui si vietava la caccia con la carabina rigata, ritenuta troppo pericolosa per l’eccessiva gittata se utilizzata in boschi, come i nostri, in cui la visuale risulta ridotta dalle foglie. L’amministrazione provinciale aveva chiesto l’intervento del prefetto che aveva invalidato le ordinanze di due paesi: Lasnigo e Barni, perché non ben determinate dal punto di vista temporale. Le restanti erano quindi rimaste in vigore; la Provincia ha quindi fatto ricorso al capo dello Stato Giorgio Napolitano, per evitare che venissero ripresentate. Infatti tre paesi, Magreglio, Sormano e Lasnigo hanno riproposto l’ordinanza anche quest’anno.
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