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Sabato 29 Agosto 2009
Cantù, il numero verde?
Soltanto venti chiamate
Bilancio a un anno dall'attivazione del servizio, che punta a scoprire le situazioni legate all'immigrazione clandestina e ai laboratori abusivi. Per il sindaco è comunque un buon risultato
A leggere in maniera asettica le statistiche e i dati, il numero verde sembra proprio essere un mezzo flop. Ma il sindaco Tiziana Sala, al contrario, è soddisfatta: in pratica, meglio poche segnalazioni, ma buone.
Il numero verde è stato istituito nel settembre del 2008, anche se è diventato attivo solo all’inizio di ottobre. La linea dedicata - 800.852.432 - è attiva due volte alla settimana, il lunedì e il giovedì, dalle 9 alle 12. A rispondere alle chiamate dei cittadini, un agente della polizia locale, che così può filtrare le varie segnalazioni, verificandone l’attendibilità.
Il numero verde era stato voluto dal sindaco Tiziana Sala per favorire la collaborazione con i cittadini che possono segnalare i casi sospetti di extracomunitari non in regola o che vivevano nelle abitazioni della città pagando l’affitto in nero. In sostanza, tutte le situazioni di irregolarità.
Ebbene, in un anno le telefonate arrivate al comando dei vigili sono state circa una ventina, per segnalare in particolare la presenza di attività artigianali apparentemente non regolari svolte da extracomunitari. Così gli agenti della polizia locale hanno effettuato due interventi per verificare le attività artigianali abusive segnalate anche - ma non solo - attraverso il numero verde: sono stati trovati i laboratori per la realizzazione di componenti per divani. Ovviamente abusivi. Tra ottobre e novembre, assieme alla Questura di Lecco, era stata avviata un’operazione per la presenza di extracomunitarie in via Fossano, che aveva portato all’arresto di una cinese per sfruttamento della prostituzione.
Queste le principali operazioni condotte dalla polizia locale per fronteggiare i reati connessi all’immigrazione clandestina. Ma non tutte sono strettamente legate al numero verde. Nonostante tutto, il sindaco è soddisfatto del servizio. «L’attività - spiega Tiziana Sala - si è rivolta principalmente a fronteggiare l’abusivismo delle attività artigianali. Anche perché tocca direttamente i nostri artigiani: si tratta, prima di tutto, di concorrenza sleale. E poi c’è un fattore sociale: i controlli hanno evidenziato situazioni di degrado fortissime, con condizioni di vita estreme per le famiglie e per i bambini».
Ma non sono poche venti telefonate in un anno di servizio? «Non credo proprio - replica il primo cittadino - Anzi, vuol dire che i cittadini hanno capito le nostre intenzioni. Non ci sono stati falsi allarmi o speculazioni, il numero verde è stato usato con oculatezza».
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