Badanti in nero
Al via la regolarizzazione

La sanatoria sul Lario potrebbe riguardare oltre tremila persone, calcolando sia chi non ha il permesso di soggiorno sia chi lavora “in nero”, ma le procedure sono piuttosto complesse tanto che i patronati hanno già ricevuto numerose richieste di informazioni da parte dei datori di lavoro

COMO Badanti e colf, semaforo verde per l’invio delle domande di regolarizzazione. La sanatoria sul Lario potrebbe riguardare oltre tremila persone, calcolando sia chi non ha il permesso di soggiorno sia chi lavora “in nero”, ma le procedure sono piuttosto complesse tanto che i patronati hanno già ricevuto numerose richieste di informazioni da parte dei datori di lavoro intenzionati a sanare la posizione di uno o più collaboratori. Ma presentare la documentazione prima degli altri, in questo caso, non garantisce alcuna corsia preferenziale, a differenza di quanto avvenuto per il «decreto flussi». Non ci sarà infatti una graduatoria stilata in base ai tempi di invio, né un tetto massimo, pertanto chi possiede i requisiti richiesti deve soltanto preoccuparsi di ultimare correttamente l’iter entro il 30 settembre per avere la garanzia che la sua domanda venga accolta.
Quanto alle procedure, la prima cosa da fare è compilare il modulo F24 predisposto ad hoc, diverso da quello utilizzato per le tasse (è disponibile sui siti Internet di Agenzia delle entrate, Inps, ministeri dell’Interno e del Lavoro) e consegnarlo insieme a un versamento di 500 euro in banca, alla posta o tramite il sito dell’Agenzia delle entrate. Questa operazione si può effettuare già dal 21 agosto scorso, mentre solo dalle 8 di questa mattina è possibile passare al secondo gradino, ossia la compilazione e l’invio della domanda di regolarizzazione vera e propria. Il modulo per i lavoratori extracomunitari è disponibile sul sito del ministero dell’Interno e va spedito per via telematica, mentre quello per gli italiani e i comunitari è sul sito dell’Inps (si può spedire online oppure tramite raccomandata). Proprio questo secondo passaggio rischia di creare qualche grattacapo ai datori di lavoro, visto che è necessario registrarsi al sito e scaricare un apposito software. Si può comunque ricevere assistenza rivolgendosi a Caaf Cisl, Clas Cgil e patronato Acli di via Brambilla; bisogna presentarsi con una marca da bollo da 14,62 euro, la ricevuta di invio del modulo F24 e il Cud (se si regolarizza una colf). Saranno gli Sportelli unici per l’immigrazione a esaminare poi tutte le pratiche e a convocare colf e badanti per la firma del contratto di soggiorno. Gli effetti del reato di clandestinità sono sospesi nel periodo in cui i lavoratori aspettano la convocazione (fa fede la ricevuta del versamento). È bene ricordare, infine, che ogni datore di lavoro può regolarizzare al massimo una colf e due badanti e che i 500 euro versati per ogni persona non vengono restituiti nel caso in cui si decida di rinunciare alla sanatoria.
Michele Sada

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