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Giovedì 03 Settembre 2009
Un'infermiera per cento pazienti
Proteste contro la Cà d'Industria
Aumentano le rette e diminuiscono i servizi. Insorgono i parenti degli anziani ospiti delle Camelie, la residenza assistenziale di via Bignanico. La replica: "Personale in abbondanza"
«Aumentano le rette e diminuiscono i servizi», è la conclusione dei parenti, soprattutto di quelli che hanno trasferito in via Bignanico i propri cari dalla «Solitaria» di Albese, chiusa per ristrutturazione. Nel maggio 2008 sono state adeguate le rette, altro adeguamento dal primo giugno e dal primo gennaio la retta per le camere a due letti sarà di 69,50 euro, da 49,98 che era l’anno scorso. In un anno e mezzo, l’aumento sarà del 40% e i parenti sono indispettiti perché si attendevano un costante e continuo miglioramento delle condizioni. Si dicono delusi. E se al mattino, nei due reparti ordinari del primo piano, 40 ospiti, l’assistenza è praticata da tre ausiliari socioassistenziali, Asa, un’infermiera e un medico e nel pomeriggio da 2 Asa, un’infermiera e un medico, di notte l’infermiere professionale opera su tre piani per sei reparti per complessivi 120 anziani. E ad ogni Asa sono affidati due reparti; medico assente, ma reperibile. Anche di giorno, però, hanno osservato i parenti, poiché il personale è ridotto all’osso, se manca qualcuno, gli ospiti non vengono fatti alzare.
Così replica il presidente della Cà d'Industria Domenico Pellegrino: "Conosciamo i problemi della lavanderia, tanto che abbiamo cambiato la società che ci serviva prima e la situazione è migliorata. Faccio presente che non tutte le lavanderie industriali sono disponibili a svolgere questo tipo di servizio per le Rsa e in un futuro prossimo pensiamo di riportare la lavanderia all’interno". Il personale? "In questo momento, non sono in grado di elencare la dislocazione del personale. So che noi disponiamo del 20% in più di personale previsto dai parametri regionali e colgo l’occasione per ringraziare ogni operatore".
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