Como San Giovanni
il cantiere infinito

I lavori di riqualificazione dell’edificio della stazione di San Giovanni sono partiti, in ritardo di oltre un anno. Il cartello fissa al 17 agosto 2008 la conclusione dei lavori di «recupero e adeguamento funzionale». Ma per l’inaugurazione degli annunciati nuovi spazi commerciali e dei locali da destinare ai servizi per i passeggeri bisognerà attendere ancora

a.cavalcanti

COMO La speranza è l’ultima a morire, recita il proverbio. Chi non transita tutti i giorni dalla stazione San Giovanni, così, quando vi rimette piede spera di trovarla in condizioni migliori rispetto a qualche mese prima. Ma ogni volta deve ricredersi e anzi prendere atto che, per restare ai proverbi, al peggio non c’è mai fine. Negli ultimi tempi, infatti, i problemi sono addirittura aumentati. I lavori di riqualificazione dell’edificio sono partiti, peccato siano in ritardo di oltre un anno. Il cartello appeso sulle assi che delimitano l’area di cantiere, a sinistra guardando la facciata della stazione, fissa al «17 agosto 2008» la conclusione dei lavori di «recupero e adeguamento funzionale». Ma per l’inaugurazione degli annunciati nuovi spazi commerciali e dei locali da destinare ai servizi per i passeggeri bisognerà attendere ancora, così come per il potenziamento dell’illuminazione. Il cantiere procede a rilento, intanto negli angoli del piazzale si accumulano sacchi di spazzatura, decine di cartoni e materiale di ogni genere. Se all’esterno domina l’incuria e non mancano gli sbandati che bivaccano sulle scale che porta ai giardini, le pecche più gravi si scoprono oltrepassando la porta d’ingresso. Nell’atrio, vicino al bar, le due emettitrici automatiche di biglietti sono fuori uso, coperte col nastro bianco e rosso da cantiere e qualche pezzo di scotch. Le altre due macchinette presenti nel locale, invece, funzionano. Ma a patto che l’utente utilizzi una carta di credito. Altrimenti deve rinunciare e rivolgersi a uno dei vicini sportelli, preparandosi a un’attesa che spesso supera il quarto d’ora. Anche ieri mattina, nonostante fosse un sabato d’estate, solo uno dei quattro sportelli era aperto.
L’elenco dei problemi è ancora lungo. Il tabellone che dovrebbe riportare orari e ritardi delle varie corse non funziona e non esiste uno sportello informazioni. Men che meno qualche cartello in inglese, tanto che i turisti vagano spaesati. Non trovando un ufficio turistico, chiedono la mappa di Como ai poliziotti. Uno sportello bancomat? Niente da fare. E persino raggiungere la banchina è un problema. Per spostarsi sul binario 2 o sul 3 si è costretti ad utilizzare il sottopassaggio, affrontando prima una ventina di gradini in discesa e poi una nuova rampa per risalire. Esperienza tutt’altro che piacevole quando si viaggia con una valigia pesante o, è il caso dei turisti avvistati ieri, con una bicicletta.
Tutti problemi che si trascinano da anni, ma la società Centostazioni non sembra intenzionata a risolverli. Il Comune, intanto, affronta finalmente le questioni di sua competenza: «Entro pochi mesi aprirà il nostro infopoint a San Giovanni», spiega l’assessore al Turismo Francesco Scopelliti. Il collega Diego Peverelli ha dato il via ai lavori per il rifacimento di vialetti e aiuole nei giardini della stazione, in parte già transennati.
Michele Sada

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Domenica 06 Settembre 2009

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