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Domenica 06 Settembre 2009
Ucciso a coltellate
per una pianta da potare
Un diverbio scoppiato fra i fratelli, Mauro e Silvana Galli, per un albero. E’ questo il banale, banalissimo motivo che sabato pomeriggio ha innescato la scintilla omicida: coltellate che sono costate la vita al cognato, Giuseppe Zingaro, di professione idraulico, e il ferimento di entrambi i fratelli
Da quanto è stato accertato attraverso il racconto delle persone coinvolte, sabato pomeriggio Silvana si era rivolta al fratello per accordarsi su un lavoro da svolgere: il taglio o la potatura di una pianta del giardino che confina fra le due villette, in via Rimembranze di Laino. Fra i fratelli è scoppiato un litigio, che è poi degenerato in un’autentica aggressione: botte fino a quando Mauro ha impugnato un punteruolo e ha ferito la serena, colpendola al collo con un punteruolo. Il convivente della donna, Giuseppe Zingaro, è stato richiamato dalle urla della donna ed è andato in suo soccorso: fra lui e il fratello della convivente non correva buon sangue da anni, innumerevole volte i carabinieri erano dovuti intervenire in quella casa per rappacificare gli animi. Questa volta, però, il sangue è scorso e nessuno ha potuto far nulla affinché la tragedia non si consumasse, nemmeno le urla disperate di mamma Matilde. In giardino sono spuntati due coltelli: uno da cucina e un pugnale. Fra Mauro Galli e Giuseppe Zingaro sono volati fendenti a ripetizione, colpi vibrati con grande violenza: l’esame esterno del cadavere ha poi permesso di accertare che sulla vittima sono stati affondati tre colpi, di cui uno, quello mortale, al cuore.
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