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Martedì 08 Settembre 2009
Bruni, secco no all’urbanistica:
«Non sarebbe opportuno»
«Sono contrario». Così il sindaco Bruni rifiuta la delega all’urbanistica che il coordinatore provinciale del Pdl, Alessio Butti, voleva affidargli. Il tema urbanistica sarà discusso già in programma un vertice di tutto il Pdl
«Il sindaco - aveva detto senza mezzi termini Butti - come capo ha il dovere anche di immolarsi e l’urbanistica era ed è rimasta un problema: dovrebbe avocarla a sè». Tradotto: non funzionava quando era guidata da Umberto D’Alessandro, non funziona ora che c’è Roberto Rallo. Il sindaco, però, sembra proprio non volerne sapere. «Non sono d’accordo - ha chiarito il primo cittadino - e preferirei, come ho detto anche al gruppo, una soluzione diversa. Se serve se ne può parlare, ma ripeto, non mi vede favorevole». Il leader dell’opposizione, Luca Gaffuri, era già intervenuto dicendo che il sindaco sarebbe «in conflitto di interessi visti i suoi incarichi societari».
Il tema urbanistica sarà discusso già questa sera quando è in programma un vertice di tutto il Pdl. Oltre all’urbanistica ci sarà sul tavolo anche il nodo del maxi taglio (di quattro assessori: l’ex An Francesco Cattaneo, due ex Forza Italia, un leghista), ma Bruni si riserva di parlarne direttamente questa sera: «Non dico nulla perché c’è riunione di gruppo». Dalla Lega è già arrivato un «no» e, quindi, l’ipotesi perde quota, anche se bisognerà vedere come si risolveranno i fronti aperti tra i lumbard e il Pdl (la presidenza di Spt, dove il Carroccio vuole mettere Paolo Colombo, e lo stallo in cui si trova il Comune di Mariano Comense) che dovrebbero finire al vaglio anche delle segreterie regionali dei due partiti, come ha anticipato il coordinatore regionale Pdl Guido Podestà.
Il numero uno provinciale del Pdl ha già detto chiaramente che «o si tagliano quattro assessori, oppure si rimane con il numero attuale». In questo caso verrebbe semplicemente sostituito Francesco Cattaneo non appena verrà formalizzato il patteggiamento per truffa sulla vicenda dei rimborsi chilometrici che aveva richiesto quando era vicepresidente della Provincia. Il toto-nomi vede per la sua sostituzione Stefano Molinari (fedelissimo di Butti) o, in alternativa, Fulvio Capsoni (dipende però dalle deleghe essendo lui architetto ed è quasi impossibile che Fulvio Caradonna gli ceda le Grandi opere). In ogni caso resta da vedere quanto i 17 consiglieri comunali (tutti tranne i tre ex An Marco Butti, Roberto Tenace e Stefano Molinari) che a luglio avevano firmato un documento chiedendo la non sostituzione di Cattaneo e il taglio di un altro assessore (leggi Roberto Rallo), siano disposti ad andare fino in fondo. Se il braccio di ferro dovesse dar loro ragione, la giunta scenderebbe a nove.
Gisella Roncoroni
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