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Giovedì 10 Settembre 2009
Dalla Sardegna a De André
oltrepassando la via lattea
Una giornata ricca di appuntamenti eterogenei, quella di ieri a Parolario, aperta con la Sardegna di Michela Murgia e chiusa da un grande amante dell’isola, Fabrizio De André, intento a scrivere testi per gli amici New Trolls alla fine degli anni Sessanta
Solo molti anni dopo De André diverrà sardo d’adozione e così ci riallacciamo idealmente alla «Accabadora» della Murgia, una vicenda spigolosa e dolce al trempo stesso. L’autrice si era segnalata con «Il mondo deve sapere», un diario di lavoro precario che è piaciuto al regista Paolo Virzì che ne ha preso spunto per la pellicola «Tutta la vita davanti». Quella era una realtà fin troppo gli occhi di tutti. Questa, invece, è una vicenda quasi esoterica, vissuta tra i silenzi e le ombre, affascinante al punto di diventare un caso letterario. Purtroppo, l’autrice ha dovuto annullare all’ultimo momento la sua presenza (non è il primo scherzo che le compagnie aeree giocano alla manifestazione) ma un romanzo troppo bello per essere accantonato è stato presentato da Laura D’Incalci con letture di Laura Negretti.
Confronto acceso, all’ora dell’aperitivo, tra monsignor Franco Buzzi della diocesi di Milano e il giornalista Armando Torno, autore dell’introduzione a un saggio di Giuseppe Rensi il cui titolo si commenta da sé: «Apologia dell’ateismo». L’afflusso di pubblico conferma che le tematiche religiose sono sempre al centro dell’interesse comune, come era stato anche per l’incontro tra Vecchioni e don Agostino Clerici, come è stato anche ieri sera per Sergio Valzania. Il suo ultimo libro, scritto a quattro mani con Piergiorgio Odifreddi, si intitola «La via lattea», come un vecchio film di Buñuel di cui riprende alcuni spunti: racconta di un cammino alla volta di Santiago di Compostela, un’esperienza iniziata il 24 aprile del 2008 e conclusasi il 26 maggio successivo. Come nella pellicola si dialogava sull’esistenza di Dio, qui un ateo e un credente si sono confrontati quotidianamente per una serie di battibecchi culturali trasmessi da RadioRaiTre e ora trasformati in un testo appassionante.
Oggi il viaggio di Parolario prosegue toccando l’Iran di Hamid Ziarati, il deserto del Wadi Ram e il clima rigido del Nord del mondo, con il capolavoro «Nanuk l’eschimese», un documentario che ha fatto la storia del cinema sonorizzato dal vivo per l’occasione. C’è molta attesa, in piazza Cavour, anche per l’incontro con il capo della Procura nazionale antimafia Pietro Grasso. Fino alla fine della manifestazione, domenica prossima, la Biblioteca comunale ospita due mostre: quella fotografica di Carlo Pozzoni dedicata a «Le stanze di Carla» Porta Musa e «Altrepagine4» con i libri d’artista di Vito Capone.
Alessio Brunialti
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