Palazzi del Sant'anna all'asta
Gli inquilini spuntano un rinvio

Il Sant’Anna mette all’asta i suoi palazzi, ma gli inquilini dell’azienda ospedaliera avranno disposizione un mese in più per decidere se acquistare l’appartamento in cui vivono o cercare una nuova sistemazione. È l’esito del vertice di ieri mattina in via Napoleona tra la direzione dell’azienda ospedaliera, Infrastrutture Lombarde e i sindacati

a.cavalcanti

COMO Il Sant’Anna mette all’asta i suoi palazzi, ma gli inquilini dell’azienda ospedaliera avranno disposizione un mese in più per decidere se acquistare l’appartamento in cui vivono o cercare una nuova sistemazione. È l’esito del vertice che si è tenuto ieri mattina in via Napoleona tra la direzione dell’azienda ospedaliera, Infrastrutture Lombarde e i sindacati. Dopo le polemiche dei mesi scorsi, quando gli inquilini avevano denunciato di non essere mai stati informati ufficialmente della decisione di vendere gli immobili, chi abita in uno dei palazzi che il Sant’Anna cederà per far quadrare il piano finanziario del nuovo ospedale incassa, dunque, una buona notizia. Non sarà necessaria, di fatto, una corsa contro il tempo per riuscire ad esercitare il diritto di prelazione, anche se gli interessati dovranno comunque decidere cosa fare entro un paio di mesi. L’asta pubblica (con una gara unica suddivisa in più lotti), infatti, non si terrà a fine settembre come ipotizzato finora, ma a novembre. Se ne occuperà Infrastrutture Lombarde e il direttore generale della società, Antonio Rognoni, al termine del vertice di ieri ha spiegato: «Vogliamo che gli inquilini possano disporre di tutte le informazioni e i chiarimenti del caso, proprio per questo abbiamo accolto la richiesta di far slittare leggermente l’avvio delle procedure di vendita. Nessuno vuol mettere fretta alle persone, ci rendiamo anzi disponibili per dare loro assistenza in questa fase. Non si andrà, comunque, oltre novembre». A tutti sarà garantito il diritto di prelazione: «Ci sono perizie dell’Agenzia del territorio che fissano il valore di ogni singolo appartamento e forniremo subito agli interessati o a chi li rappresenta questa documentazione – dice Rognoni – Gli appartamenti che verranno rilevati dagli attuali affittuari ovviamente non andranno all’asta, ma confermo che è prevista la possibilità dell’acquisto anche quando la vendita dell’immobile avverrà in blocco, “da cielo a terra”. In questo caso, però, almeno il 60% degli inquilini deve associarsi e dare mandato a un conduttore affinché formuli la richiesta di prelazione». I sindacati comaschi (presenti con i segretari confederali ma anche quelli del settore Funzione pubblica e degli inquilini) hanno affidato al Sunia Cgil il compito di seguire le procedure e tenere i contatti con i cittadini: «Finalmente c’è un clima positivo e all’insegna della collaborazione – commenta Maria Grazia Giannone, segretario generale Sunia – Convocheremo al più presto una riunione con tutti gli inquilini per spiegare esattamente quale proposta è stata avanzata dall’azienda e quali sono i passi da compiere». Complessivamente il Sant’Anna venderà terreni e palazzi in provincia di Como per 33,9 milioni di euro. L’obiettivo è ricavarne almeno 30.
Michele Sada

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Venerdì 11 Settembre 2009

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