Esami fuori tempo massimo
Studenti a scuola senza libri

Arrivano anche dal «Carcano» i risultati degli esami di riparazione che, come previsto, confermano le bassissime percentuali di bocciatura degli alunni rimandati: solo sette su 116, poco più del 6%

a.cavalcanti

COMO Arrivano anche dal «Carcano» i risultati degli esami di riparazione che, come previsto, confermano le bassissime percentuali di bocciatura degli alunni rimandati: solo sette su 116, poco più del 6%. Risultati pubblicati questa volta, anziché sui classici “tabelloni”, direttamente sul sito della scuola: «Per motivi personali - dice la preside Anna Cornaggia - non mi sono potuta recare a scuola a firmare i tabelloni e, di conseguenza, ho dato disposizione al responsabile del sito web di pubblicarli per consentire agli alunni di conoscere il giudizio. In ogni caso i bocciati sono stati, come l’anno scorso, davvero pochissimi e tutti con due o più insufficienze gravi da recuperare». Una pubblicazione che chiude il cerchio sui risultati delle scuole di Como ad appena tre giorni dall’inizio delle lezioni: un netto ritardo se si considera il fatto che la normativa (d.m. 80/2007) stabilisce che tutti gli esami di riparazione si dovrebbero tenere «di norma entro il 31 agosto dell’anno scolastico di riferimento, salvo particolari esigenze organizzative delle istituzioni scolastiche». Un termine rispettato quest’anno solo dal «Pessina» e dalla «Leonardo da Vinci» che hanno tenuto gli esami a luglio mentre tutte le altre li hanno fatti slittare ai primi di settembre. «Di norma ogni scuola - fanno sapere dall’Ufficio scolastico provinciale - dovrebbe fornire motivazioni adeguate al ritardo negli esami che non siano le ferie degli insegnanti o degli alunni anche perché eventuali bocciature possono causare delle difficoltà nell’organizzazione delle classi». Giusto l’anno scorso aveva generato delle polemiche la decisione di due scuole, il Giovio e il Caio Plinio, di fare gli esami a settembre per dare - almeno secondo la versione ufficiale - più tempo agli alunni per studiare. «Quest’anno invece - sottolineano dal Provveditorato - tutto è stato rimandato di una settimana: dagli esami di maturità alle vacanze e, di conseguenza, agli esami di settembre. Le scuole non hanno dato giustificazioni di questa scelta ma non abbiamo nemmeno ricevuto alcuna contestazione». Una situazione confermata dal dirigente dell’Usp Claudio Merletti che precisa: «Gli esami andrebbero tenuti “di norma” entro il 31 agosto ma non c’è nessun obbligo perentorio visto che, in ogni caso, i dati devono essere comunicati all’Usp entro il 12 settembre». Un ritardo che comunque causa qualche problema agli alunni che devono, in pochi giorni, procurarsi tutti i libri senza averli potuti prenotare e che si imbattono in librerie affollatissime e sfornite. Per non parlare dei pochi bocciati, che magari vorrebbero cambiare istituto e rischiano di non fare più in tempo. «Le scuole - dice Mauro Antonelli del Codacons - dovrebbero imparare a rispettare di più le regole per non causare dei disservizi alle famiglie come spesso fanno sapendo che non avranno alcuna sanzione. Per i libri non è solo necessario rispettare le scadenze, ma bisogna incentivare la compravendita di libri usati e proporre supporti di studio alternativi, cartacei oppure online».
Matteo Borghi

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Venerdì 11 Settembre 2009

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