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Sabato 12 Settembre 2009
Un'estate scacciacrisi:
sul lago tornano i turisti
Per gli albergatori comaschi l’estate 2009 si è rivelata meno disastrosa del previsto. I dati di luglio segnalano addirittura che i turisti approdati sul Lario sono aumentati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (+11,5%) ed è cresciuto anche il totale dei pernottamenti (+2,5%). A fare la parte del leone sono stati, come sempre, gli stranieri, oltre centomila in luglio (101.543, il 9% in più rispetto al 2008), ma i nostri connazionali fanno registrare la crescita più consistente, con un +18,7% e 34.066 arrivi
I numeri elaborati dagli uffici di Villa Saporiti fanno ben sperare l’assessore al Turismo Achille Mojoli: «In luglio l’andamento del settore è stato positivo - commenta - e lo stesso possiamo dire per agosto e per i primi giorni di settembre, anche se non abbiamo i dati ufficiali. La stagione si sta rivelando molto diversa rispetto alle previsioni. Sicuramente il clima ci ha favorito - continua Mojoli - e hanno avuto un peso gli sconti applicati da diverse strutture. Se da un lato è importante che molte persone arrivino sul territorio, dall’altro gli albergatori dovranno fare i conti con una contrazione degli incassi, proprio per la politica attuata quest’anno». Le statistiche relative ai primi sette mesi del 2009 confermano, peraltro, una tendenza già emersa tempo fa: un numero sempre più elevato di turisti sceglie di soggiornare in strutture alternative all’hotel, in particolare i «bed and breakfast». Aumenta, infatti, il cosiddetto «extralberghiero»: +9,3% tra gennaio e luglio. Anche dai dati sul lungo periodo emerge poi il boom dei visitatori italiani (+5,8% nelle presenze), a fronte di un calo dei visitatori stranieri (-7,4%). Nel complesso, comunque, anche i numeri dei primi sette mesi dell’anno fotografano una situazione tutt’altro che drammatica: «Stiamo attraversando una crisi globale, pertanto arrivare a luglio con un meno 3,6% nelle presenze e un aumento dello 0,5 negli arrivi mi sembra confortante - dice l’assessore provinciale - Parliamo di quasi un milione e 300mila pernottamenti». Quanto ai Paesi di provenienza, crollano Regno Unito (-27%) e Usa (-17%), mentre “tiene” la Germania, che resta saldamente al primo posto in classifica. Aumentano, invece, gli arrivi da Italia, Svizzera e Francia: «La gente opta per viaggi meno lunghi, questi dati lo confermano - dice Mojoli - Ma abbiamo anche lavorato molto per promuovere il territorio in Francia, invitando giornalisti e tour operator. La Svizzera? È un mercato interessante, non a caso saremo presenti al Salone internazionale delle vacanze di Lugano, a fine ottobre».
Michele Sada
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