Homepage / Como città
Martedì 15 Settembre 2009
A Como le pensioni
più alte: 837 euro
Pensioni d’oro sul Lario? Difficile crederci, eppure i dati pubblicati dal «Sole 24 Ore» dicono proprio questo. L’importo medio delle pensioni erogate dall’Inps in provincia di Como (assegni di anzianità, vecchiaia e reversibilità) è stato, nel 2008, di 837 euro, cifra che vale al nostro territorio il tredicesimo posto su 103 province italiane. I sindacati, tuttavia, invitano a prendere con le pinze questi numeri
COMO Pensioni d’oro sul Lario? Difficile crederci, eppure i dati pubblicati ieri dal «Sole 24 Ore» dicono proprio questo. L’importo medio delle pensioni erogate dall’Inps in provincia di Como (assegni di anzianità, vecchiaia e reversibilità) è stato, nel 2008, di 837 euro, cifra che vale al nostro territorio il tredicesimo posto su 103 province italiane. I sindacati, tuttavia, invitano a prendere con le pinze questi numeri: «Innanzitutto si tratta di una media, sappiamo che ci sono comaschi che vivono con pensioni di poco superiori alla minima pur avendo lavorato per quarant’anni – rimarca il segretario generale della Cisl Fausto Tagliabue – E poi le pensioni dei frontalieri, molto elevate rispetto alle altre, probabilmente hanno falsato il dato».
QUINTI IN REGIONE Fatto sta che Como, nella classifica relativa agli importi medi, è preceduta soltanto da Milano, con pensioni medie del valore di 1.059 euro al mese, Roma (1.001 euro), Torino (943), Genova (930), Lecco e Lodi (906), Varese e Livorno (895), Novara (886), Bologna (857), Venezia (841), Biella (838). A livello regionale, il territorio lariano si piazza dunque al quinto posto e precede Cremona 8821 euro di media), Bergamo (819), Brescia (812), Pavia (779), Mantova (744) e Sondrio (681). Se l’importo medio delle pensioni è decisamente alto, Como figura nella seconda parte della classifica (55esimo posto) quanto a crescita dell’importo negli ultimi dieci anni: l’aumento è stato del 45,6%. Il numero totale delle pensioni nel 2008 ha toccato quota 160.301, vale a dire 277 ogni mille abitanti. Un residente ogni 3,6 riceve, quindi, una pensione dall’Inps e in questo caso la provincia di Como figura quasi a metà della classifica nazionale (47esimo posto). Le pensioni di anzianità erogate, infine, l’anno scorso sono state 51.301 e numericamente sono aumentate molto meno che altrove: in dieci anni la crescita è stata soltanto del 47,3% e il territorio lariano compare addirittura al novantesimo posto su 103 in questa specifica graduatoria.
SINDACATO ALL’ATTACCO Secondo la Cisl lariana, la situazione sul fronte delle pensioni è tutt’altro che rosea: «I problemi sono molti, a cominciare dal fatto che con meno di mille euro al mese si fa fatica a vivere – dice il segretario generale Fausto Tagliabue – E non dobbiamo dimenticare che le pensioni dei frontalieri falsano, in parte, il dato medio. Ma il punto cruciale è che diversi comaschi, pur avendo dedicato una vita al lavoro, continuano a percepire pensioni da fame, semplicemente perché guadagnavano poco. Sono persone che hanno versato davvero i contributi, perché nel nostro territorio c’era lavoro ed era lavoro regolare. Per questo continuiamo a dire che non è possibile mettere sullo stesso piano chi ha versato e chi no; se le risorse da dare sono poche, bisogna premiare i primi, altrimenti non si tratta più di previdenza ma di assistenza, cioè tutt’altra cosa». E sul fatto che gli importi medi siano cresciuti poco negli ultimi anni: «E’ il frutto di una politica che ha messo tutti a carico dell’Inps, compreso chi non ha mai lavorato. Il numero delle pensioni di anzianità è aumentato meno che altrove? Sul Lario erano molte già dieci anni fa, quindi in percentuale la crescita non sembra significativa, ma bisogna considerare le condizioni di partenza. L’incremento è maggiore al Sud perché in quelle zone le pensioni di anzianità in passato erano in numero molto ridotto».
Michele Sada
© RIPRODUZIONE RISERVATA