Homepage / Como città
Giovedì 17 Settembre 2009
Ponte Chiasso in rivolta
E la protesta è donna
Più degli uomini, sono le donne - mogli, madri di famiglia, studentesse - a "vivere" direttamente la città. E non è un caso che proprio da alcune donne siano giunte, ieri, significative segnalazioni al «Filo diretto: la città a pezzi» de «La Provincia». A parte, quattro clamorosi esempi di degrado, sporcizia e scarsa illuminazione pubblica.
«Oltre alle grandi città come Milano, anche quelle medio-piccole come Como stanno diventando veramente sporche» lamenta la signora Jolanda Poppi, 80 anni, comasca residente a Milano. Che aggiunge: «La generale trascuratezza, i marciapiedi doroccati, cicche di sigarette ovunque: è il quadro che appare alla vista di un turista che arriva a Como alla stazione delle Nord...».
Le condizioni del viale pedonale che scende dalla stazione di Como San Giovanni hanno destato la protesta della signora Rosangela Mazza: «Ci sono sbarre di ferro pericolosissime, tanti buchi e tagli negli alberi, i giardini sono in condizioni pietose, il verde è tutto da sistemare...».
Liquami e topi in una piazza Cavour ridotta a una fogna a cielo aperto sono un ricordo cittadino molto spiacevole. La signora Angela Bruga tiene a sottolineare il cattivo stato dei tombini in diverse vie: «In via dell’Annunciata, in viale Innocenzo XI, in via Cinque Giornate, dopo un temporale, straboccano regolarmente. E c’è un preciso perché: non li puliscono quasi mai...». E aggiunge con una punta di malizia: «Stranamente, però, in fondo a via Diaz, verso piazza Mazzini, dove abita il nostro caro sindaco, i tombini sono pulitissimi: chissà perché...».
Semplicemente esacerbata con il Comune la signora Virginia Fiorito, voce che catalizza il sempre maggiore malessere di Ponte Chiasso: «In piazzale Anna Franck, in piazzale 24 Maggio, in tutta via Brogeda il Comune non ha fatto nulla: qui, manca totalmente un segno della sua presenza. Strade e marciapiedi della frazione sono in condizioni disastrose, all’ex distributore di benzina in piazzale Anna Franck è da tempo parcheggio selvaggio. Non c’è nessuna cura anche per il verde pubblico: una pianta in via Bellinzona, sopra l’asilo nido, non viene potata da anni e ormai tocca il tetto di una casa... Infine, staimo raccogliendo le firme per protestare contro le condizioni di assoluto degrado della scuola di via Brogeda, fatiscente non solo negli intonaci...».
Andrea Cavalcanti
© RIPRODUZIONE RISERVATA