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Venerdì 18 Settembre 2009
Bollo auto, stangata 2000-03:
20mila cartelle in arrivo a Como
E’ una vera cartella esattoriale notificata all’automobilista da Equitalia Esatri, la società costituita fra Agenzia delle Entrate e da Inps, alla quale la Regione ha affidato la riscossione dei tributi non corrisposti a suo tempo. Per 20.681 automobilisti comaschi il portalettere suonerà a stretto giro di posta
«Nel corso del mese di settembre - è la comunicazione - Equitalia Esatri notificherà su incarico della Regione Lombardia circa 300mila cartelle esattoriali relative alla tassa automobilistica (bollo auto) non pagata per gli anni 2000, 2001, 2002 e 2003 nelle province di Milano, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Pavia, Sondrio e Varese. La gestione di tali annualità era in capo ad Aci, Automobil Club d’Italia. Eventuali richieste di chiarimento relativi alla tassa in oggetto (es. pagamenti già effettuati, richieste di sospensione e così via) dovranno essere rivolte al recapito telefonico di Aci 199.72.82.82 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 18, festivi esclusi, messo a disposizione dall’Ente creditore Regione Lombardia. Gli utenti possono anche rivolgersi alle strutture provinciali dell’Aci, a Como in via Masia, 79 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 12,30 e a Spazio Regione, sede territoriale di Como, via Einaudi, 1, il lunedì, martedì e giovedì dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 16,30; il mercoledì dalle 8,30 alle 15,30; il venerdì dalle 9,30 alle 12,30».
Non si può escludere qualche “cartella pazza”, né mancheranno obiezioni sul ritardo nella riscossione. Dal 2000, per esempio, sono passati nove anni e chissà dove sono ricevute e responsabili. Ma la Regione non può lasciar perdere, intanto per dare il buon esempio agli onesti e, secondo, perché è davvero questione di giustizia fiscale. Se ogni contribuente fosse diligente, tutti pagherebbero meno. Forse. Non è possibile un calcolo sulla percentuale d’evasione dei comaschi sul bollo auto nelle annualità considerate, né è noto, finora, l’ammontare degli importi da riscuotere, ma se la cartella esattoriale non fosse onorata nei tempi indicati, le conseguenze sono certe: il fermo amministrativo dell’auto o “ganascia fiscale”, provvedimento che cala sui beni mobili o immobili degli insolventi. E non è teorico.
Maria Castelli
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