Doppio colpo
dal pasticciere

La prima volta i ladri si sono introdotti da Marinoni a Tavernerio e hanno rubato contanti e computer. La seconda, non trovando più nulla, hanno bevuto e mangiato e poi sono andati a rubare dal parrucchiere

TAVERNERIO Uno stabile, due furti in pochi giorni. È la frazione di Solzago a essere stata presa di mira da un gruppo di ladri che sembrerebbe aver messo a segno entrambi i colpi. Vittime degli ultimi episodi sono la pasticceria Marinoni e il negozio Giuliana acconciature in via Primo Maggio. Questi esercizi commerciali, ospitati dallo stesso palazzo, sono stati colpiti in giorni diversi. La prima violazione è avvenuta nella notte tra giovedì e venerdì quando i malviventi si sono introdotti, rompendo un vetro anti sfondamento, all’interno della pasticceria. Operazione, quest’ultima, che deve aver sottratto non poco tempo al gruppo. I ladri introducendosi nell’attività dal laboratorio nel retrobottega, ha sottratto un computer, una stampante e del denaro contante che i titolari avevano predisposto per pagare un fornitore il giorno seguente. Inutile la telecamera sistemata nel locale che, a causa del buio, non è riuscita a registrare immagini utili alle indagini, aiutate però, almeno in parte, dalle numerose tracce lasciate dai malviventi. I ladri, infatti, oltre a non essersi preoccupati delle molte impronte disseminate il tutto il bar, si sono anche feriti con il vetro della finestra da cui si sono introdotti lasciando delle macchie di sangue. L’amara sorpresa, che ha fatto scattare l’allarme venerdì mattina, si è però ripetuta due giorni dopo quando, oltre alla pasticceria Marinoni, ad essere colpito è stato anche il negozio di parrucchiere di fronte a quest’ultima. Sabato notte i ladri si sono reintrodotti nel bar dove, dopo aver sottratto circa quaranta euro in moneta, non trovando più nulla da rubare, si sono accontentati di mangiare e bere all’interno della struttura per poi fuggire dai garage della palazzina. Convinta che non si tratti di professionisti bensì di malviventi improvvisati, Roberta Marinoni, titolare della pasticceria, dice: «L’attrezzatura che mi hanno sottratto ci serviva per scrivere e stampare le etichette dei prodotti, ora, dopo il secondo furto, saremo costretti, una volta riacquistata, a portarla avanti e indietro da casa. Non credo lasceremo più nulla in negozio anche se, ovviamente, la prima speranza è che li prendano». Due brutte sorprese che non hanno intaccato l’ottimismo della titolare che spiega: «Sinceramente non penso torneranno. Sfortunatamente la zona l’hanno battuta e, nel dettaglio, da noi sanno perfettamente non esserci più nulla da sottrarre. Potrebbero tornare ma a fare cosa? A mangiare e bere, come hanno già fatto? Certo, bisogna vedere anche che persone sono, suppongo, per come si sono comportati, siano zingari o drogati,  insomma, non sono professionisti. L’unico timore - conclude Roberta Marinoni – è che ci riprovino per puro vandalismo. Se manomettessero i macchinari per me sarebbe un danno notevole, oltre che gratuito».
Federica Dato

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