Il mistero sul destino
della ex Ticosa continua

L’ultimatum lanciato dal sindaco Stefano Bruni alla Multi (la multinazionale italo-olandese che ha vinto la gara per l’acquisto dei 41mila mq della vecchia tintostamperia) è scaduto venerdì e sempre venerdì in Comune è arrivata la risposta

COMO Il mistero sul destino della ex Ticosa continua. L’ultimatum lanciato dal sindaco Stefano Bruni alla Multi (la multinazionale italo-olandese che ha vinto la gara per l’acquisto dei 41mila mq della vecchia tintostamperia) è scaduto venerdì e sempre venerdì in Comune è arrivata la risposta. Cinque pagine immediatamente secretate dal sindaco. Da allora più nulla. L’annunciata conferenza stampa non è ancora stata convocata; nella riunione del Pdl di lunedì sera prima del consiglio comunale alle domande sulla Ticosa Bruni si è trincerato dietro lo stesso silenzio dicendo, in sintesi, che la materia è delicata e che non avrebbe parlato per evitare fughe di notizie. In consiglio comunale, lunedì sera, era stato Marcello Iantorno (Pd) a chiedere lumi denunciando che la lettera di Multi non era nemmeno stata protocollata e minacciando di rivolgersi alla procura. Ieri ad alzare la voce è stato l’assessore della Lega Nord Maurizio Faverio dicendo: «Ci aspettiamo, e ne siamo certi, che domani (oggi, ndr) in giunta Bruni faccia chiarezza sulla Ticosa. Siamo alleati di governo e non servi sciocchi». E ancora: «Si deve fare chiarezza sulla Ticosa perché per noi, come ha detto anche più volte recentemente il commissario provinciale Carioni, è il tema centrale viste anche le ripercussioni di carattere finanziario». «Leggiamo tutto dai giornali - ha aggiunto Faverio - dove abbiamo letto che la lettera è arrivata in Comune. È opportuno che il sindaco ci metta a conoscenza. Capisco che la questione è al vaglio dell’ufficio legale, abbiamo fiducia nel sindaco, ma lui deve averne in noi in quanto membri della sua giunta. È giusto condividere le problematiche e non essere tenuti all’oscuro del contenuto della lettera. Siamo nella settimana o comunque a ridosso del chiarimento in corso nel Pdl (leggi rimpasto, ndr), ma è opportuno che si faccia chiarezza».
Gisella Roncoroni

© RIPRODUZIONE RISERVATA