Muore dopo l'intervento
Giallo all'ospedale Sant'Anna

Una signora di 61 anni di San Fermo della Battaglia è deceduta l’altra mattina, 48 ore dopo avere subito un intervento chirurgico per la riduzione di una frattura al braccio. Era reduce da una caduta in bicicletta mentre era in vacanza in Sicilia

COMO Una signora di 61 anni di San Fermo della Battaglia è deceduta l’altra mattina all’ospedale Sant’Anna, 48 ore dopo avere subito un intervento chirurgico per la riduzione di una frattura al braccio.
I suoi familiari hanno presentato denuncia in Procura della Repubblica, chiedendo chiarimenti sull’esito ancora inspiegabile di una tragedia innescata da una banale caduta in bicicletta mentre la signora si trovava in vacanza sull’isola di Favignana.
Secondo quanto riferito dal marito, la caduta risalirebbe a dieci giorni fa, al 19 settembre. Trasportata al pronto soccorso dell’ospedale di Favignana, la moglie viene medicata e quindi trasferita a Trapani, all’ospedale Sant’ Antonio Abate, da dove esce nel pomeriggio del giorno successivo operata e ingessata, e apparentemente in condizioni ottime. Due giorni più tardi, la signora - che non aveva mai sofferto di patologie particolari, né cardiache, né respiratorie, né di tipo diabetico - è già tornata a casa a San Fermo quando viene raggiunta da una telefonata in cui i carabinieri, evidentemente messi in allerta dai medici, la pregano di contattare l’ospedale di Trapani e di chiedere di tale dottor Mantante. Questi le spiega - ma non è chiaro sulla base di quali elementi - che il tipo di medicazione e ingessatura non avrebbero risolto il suo problema e che, per questo, la signora farebbe fatto meglio a recarsi subito al pronto soccorso più vicino. Così, poco dopo, la paziente entra al Sant’Anna. La seconda operazione, quella effettuata dai medici del reparto di ortopedia, che con i colleghi siciliani convengono sulla necessità di un ulteriore intervento, risale a venerdì scorso. Tutto regolare, almeno per le prime 36 ore di degenza postoperatoria, poi, domenica mattina, verso le otto, la situazione precipita senza ragioni apparenti. I familiari vengono convocati in ospedale, leiaccusa una bruttissima crisi operatoria. E nonostante tutti i tentativi di mantenerla in vita, muore accanto al marito. In Procura, su istanza della famiglia è stata aperta un’inchiesta, al momento contro ignoti. Il magistrato è il pm Giuseppe Rose, che ha disposto un’autopsia, anticipando peraltro la stessa direzione generale dell’ospedale, parimenti decisa a fare luce sull’accaduto e pronta a svolgere accertamenti autoptici. Tramite l’ufficio stampa, i vertici dell’azienda hanno espresso vicinanza ai familiari della signora esprimendo anche «massima fiducia nei confronti dell’autorità giudiziaria per un rapido chiarimento delle circostanze che hanno portato al decesso della paziente».

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