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Venerdì 02 Ottobre 2009
Catturato a Camnago
il ladro dell'alimentari
È stato processato e condannato ieri mattina a un anno e mezzo il trentenne ritenuto autore di due dei furti messi a segno nei giorni scorsi tra Lipomo e Tavernerio
COMO È stato processato e condannato ieri mattina a un anno e mezzo il trentenne ritenuto autore di due dei furti messi a segno nei giorni scorsi tra Lipomo e Tavernerio. Al processo, celebrato con rito direttissimo, sono emersi i contorni dell’arresto, avvenuto a Camnago Volta, in via Rienza, all’alba di mercoledì, quando una volante della polizia ha risposto a una richiesta di intervento inoltrata al 113 dai residenti dello stabile che accoglie, al piano terra, l’edicola e l’osteria della Pila. Alessandro Lanzilao, 34 anni, nato a Glaus, in Svizzera, ma italiano a tutti gli effetti (senza fissa dimora) aveva tentato di entrare nello stabile dell’edicola attorno alle due ma aveva desistito appena scattato l’allarme. Tre ore più tardi, attorno alle cinque, ci aveva riprovato, fermandosi nuovamente appena il dispositivo aveva ripreso a suonare. A quel punto i poliziotti si sono convinti che non potesse essersi allontanato e che si fosse nascosto nelle vicinanze. E per questo lo hanno atteso, nascosti nel cortile sul retro dello stabile. Poco dopo, Lanzilao, che si era in effetti acquattato tra i rovi sotto la strada, è riemerso dal buio. Ha raggiunto la fermata dell’autobus e si è messo lì in attesa, sperando di averla fatta franca. I poliziotti gli sono stati addosso in un attimo. «È l’esempio di quanto possa rivelarsi utile una segnalazione tempestiva da parte dei residenti», ha detto ieri mattina il capo di gabinetto della questura Nunzio Trabace. È emerso che Lanzilao è responsabile di almeno altri due furti recenti: uno a segno al bar Green Time di Lipomo, dal quale la sera del 24 settembre erano state rubate sigarette per circa 400 euro, e uno all’alimentari Piffaretti di Solzago, da cui era stato asportato addirittura un pc (successivamente ceduto a uno spacciatore di Mozzate per qualche dose di droga). A tradirlo, in questo caso, è stato un blocchetto di biglietti del bus:dalla matrice, gli agenti della volante sono risaliti al negozio. Si indaga anche su eventuali ulteriori colpi, a partire da quelli messi a segno alla pasticceria Marinoni. Al momento, però, mancano conferme. Lanzilao viveva in una baita di Ponzate, che aveva occupato abusivamente forzandone l’ingresso.
St. F.
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