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Domenica 04 Ottobre 2009
Cagnolina smaschera
il falso postino
Il falso portalettere in vena di truffe è tornato in azione, ma è stato messo in fuga da una bestiola decisamente di carattere che ad un certo punto lo ha azzannato ai polpacci. Con tutta probabilità si tratta dello stesso imbroglione che ha già colpito a Oltrona San Mamette e a Valmorea e che ha tentato, senza successo, di raggirare un’anziana residente a Lurate Caccivio. Lui, o un collega, Ci ha provato anche ai danni di una pensionata di Bulgarograsso
BULGAROGRASSO Anche i truffatori ... piangono. Il falso postino in vena di truffe è tornato in azione, ma è stato messo in fuga da una cagnolina decisamente di carattere che ad un certo punto lo ha azzannato ai polpacci. Con tutta probabilità si tratta dello stesso imbroglione che ha già colpito a Oltrona San Mamette e a Valmorea e che ha tentato, senza successo, di raggirare un’anziana residente a Lurate Caccivio. Lui, o un collega, Ci ha provato anche ai danni di una pensionata di 83 anni residente in via Ferloni, ma stavolta gli è andata male.
Probabilmente ha visto per strada quella che gli è sembrata la vittima ideale e l’ha seguita fino a casa, come ricostruisce la mancata vittima: «Stavo aprendo il cancello, nel mentre alle mie spalle ho sentito arrivare un’auto, mi sono girata convinta di salutare i familiari di un mio vicino. Invece ho visto uno sconosciuto, tra i 30-40 anni, che, posteggiata l’auto, è sceso e mi ha chiamata. Si è presentato come il nuovo postino, mi ha chiesto di dargli una matita perché doveva segnare un numero. La cosa mi è parsa subito strana. Ho fatto notare che il portalettere arriva sempre in motorino, carico di posta. Non aveva né corrispondenza, né un distintivo».
Nonostante avesse davanti una pensionata tutt’altro che remissiva, il sedicente postino ha proseguito nella messinscena: «Mi ha chiesto se abitassi da sola. Ho detto di no, lui ha insistito nel sostenere che era passato prima e che, suonando al campanello, non gli aveva risposto nessuno. Dopodiché ha cambiato discorso e mi ha chiesto se avessi in casa un composter aggiungendo, nel caso non lo possedessi, di esporre i sacchi il lunedì, giorno di ritiro. Era evidente che volesse confondermi. Ho perso la pazienza e a voce alta l’ho invitato ad andarsene, apostrofandolo come un impostore».
A quel punto è entrata il azione la cagnolina, in difesa della sua padrona: «Quando mi ha sentita gridare, gli è saltata addosso. Lo ha afferrato per i pantaloni e strattonato. Il finto postino a questo punto ha cercato di divincolarsi, senza riuscirci. Dopodiché le ha assestato un calcione, per liberarsi e riuscire a scappare».
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