Rovellasca, chiude il tabacchino
Record di longevità: 110 anni

Quello che sta per concludersi per Cesare Moltrasio sarà l’ultimo anno dietro il bancone della privativa di famiglia: che cambi proprietà o chiuda definitivamente è il tramonto di una dinastia di negozianti. Era il 9 gennaio 1899...

ROVELLASCA Quello che sta per concludersi per Cesare Moltrasio sarà l’ultimo anno dietro il bancone della privativa di famiglia: che cambi proprietà o chiuda definitivamente è il tramonto di una dinastia di negozianti. Sono passati 110 anni da quando il Ministero delle Finanze, attraverso la Direzione generale delle gabelle, concesse la “licenza di privativa numero 1” a Giovanni Moltrasio. Era il 9 gennaio 1899. Pur con le varie trasformazioni avvenute nel tempo, con l’aggiunta successiva prima delle insegne di salumeria-drogheria e poi, alla chiusura di questa attività, di profumeria, dolciumi, valori bollati, ecc. operando sempre nell’ambito dei Monopoli di Stato, con gli esercizi a cambiare di locazione soltanto di pochi metri ma sempre ubicati sull’attuale via Giovan Battista Grassi (ex via Milano) che è la spina dorsale del paese. Da Giovanni Moltrasio la licenza passò quasi subito al fratello Giacomo, quindi gli succedette il nipote Alberto. Dopo la sua morte, avvenuta nel 1946, nella gestione subentrò il figlio Cesare, che con la madre Luigia Campana (colonna portante) e alcuni familiari proseguì l’attività. Morta circa un anno fa, dopo aver festeggiato pochi giorni prima il raggiungimento del secolo, la “sciura Luisina” è stata per una sessantina d’anni l’anima della privativa conoscendo vita e miracoli della vita locale.

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