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Giovedì 15 Ottobre 2009
Scuola, Roma non paga Como
Il debito è di 14 milioni
Aumentano i crediti degli istituti lariani nei confronti del ministero: metà è per i supplenti. Per far fronte ai debiti la scuola stanga le famiglie
Ci sono scuole che attendono ancora le risorse per gli esami di Stato di nove anni fa. Ce ne sono altre (la maggioranza) costrette a pagare i supplenti utilizzando una parte del contributo chiesto alle famiglie. Tutte vantano crediti nei confronti dello Stato, con cifre che oscillano da qualche decina di migliaia di euro fino al record del «Pessina»: 600mila euro. Secondo gli ultimi dati dell’Ufficio scolastico regionale i cosiddetti «residui attivi» iscritti nei bilanci degli istituti lariani ammontano a più di 7 milioni di euro, considerando soltanto i soldi spesi (e mai rientrati) per pagare i supplenti. Bisogna poi aggiungere l’altro maxi capitolo, quello dei fondi per il funzionamento, che porta il conto da saldare a una quota complessiva vicina ai 14 milioni.
Per le supplenze, in provincia di Como le scuole aspettano esattamente 7.165.100 euro, un dato che vale al nostro territorio la poco invidiabile quinta posizione nella classifica lombarda per entità dei crediti. I presidi lariani, così, sono costretti ai salti mortali per riuscire a far quadrare i conti e ultimamente hanno dovuto chiedere un esborso maggiore alle famiglie, rispetto al recente passato. Le scuole, di fatto, anticipano i soldi senza sapere se i debiti verranno onorati o meno dal ministero dell’Istruzione.
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