Addio Autunno Musicale
300 firme non bastano a salvarlo

Como perde la rassegna che trasloca a Milano. In città qualche concerto nelle chiese

Non sembra esserci davvero più futuro a Como per l’Autunno Musicale. Nonostante le tante attestazioni di stima pubblicate sul  nostro giornale e le firme (finora quasi trecento), raccolte con sottoscrizioni spontanee da tanti cittadini del capoluogo lariano, sembra che le istituzioni abbiano manifestato il proprio disinteresse nei confronti della “creatura” di Italo Gomez. Ne è convinta Gisella Belgeri, fondatrice del festival insieme a Gomez.
«Ci troviamo di fronte ad un altro muro - afferma la signora (con evidente rimando all’altro muro, quello in cemento armato che nasconde la vista del lago da piazza Cavour ndr ).

Nonostante l’interesse di personaggi importanti, del mondo della cultura non solo italiana, e di semplici cittadini, che ci fermano per strada e ci esprimono solidarietà, sembra che la sorte dell’Autunno Musicale non interessi ai nostri politici. Non una telefonata, non un invito a sederci ad un tavolo per risolvere i problemi. Il nulla». E ora, cosa avverrà?
Pare di capire che il festival così come lo conoscevamo, non esisterà più. «Per il momento, visto l’interesse di tanti, manterremo alcuni concerti nelle chiese, anche grazie al programma su Sant’Anselmo (una serie di concerti inseriti nelle celebrazioni nazionali del nono centenario di Sant’Anselmo ndr). Stiamo valutando le interessanti aperture che ci sono state prospettate sulla scena milanese e quindi vedremo. Certo resta molta amarezza per questa situazione».

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